COOP ALTOGARDA: BENE, MA LA STRADA È LUNGA

Dopo un anno di commissariamento, la Coop Alto Garda ha “dato i numeri”. 16.599 sono i soci a fine 2017, 400 mila euro i ricavi netti con un piccolo ma significativo aumento rispetto al 2016, un 1,2%. Segno meno, invece, per quanto riguarda l’occupazione, ossia meno 15 lavoratori ma, come il Commissario Maurizio Postal ha specificato “senza licenziamenti collettivi”. Un anno difficile, certo, ma lascia intravedere uno spiraglio per le travagliate vicende dell’azienda commerciale che ha comunicato ai soci in assemblea i risultati dopo un anno, appunto, di commissariamento. Dati presentati dal Commissario Maurizio Postal e dal vicecommissario Debora Pedrotti, riassunto in un volantino distribuito ai presenti in assemblea, a capo dell’azienda dopo la decisione della divisione Vigilanza della federazione Trentina delle Cooperative. Commissariamento che proseguirà fino a giugno 2019, e che nelle previsioni porterà ad ulteriori “benefici” in fatto di utili (e perdite d’esercizio contenute, se non azzerate).
Dopo i 551 milioni di perdite registrati nel 2014, 383 nel 2015 e quasi 600 milioni nel 2016, dall’arrivo di Postal si è iniziato il piano di “risanamento”: prima “mossa” la nomina del direttore Rudi Manfrini, a seguire la revisione degli approvvigionamenti, una solida verifica del personale, il rilancio dei vari punti vendita sul territorio, l’apertura di nuove linee di credito e la rinegoziazione dell’ultimo punto vendita aperto da Coop Alto Garda al Parco Commerciale rivano situato al Blue Garden. Ultimo ma non ultimo l’aumento di capitale sociale grazie all’ingresso di Promocoop Trentina e Sait. Ricavi in aumento, dunque e perdite contenute in 370 mila euro nel 2917 contro i quasi 600 mila del 2016. Sono dati migliorati grazie alla marginalità sulle vendite, agli sconti e ristorni riconosciuti da Sait. Sconti saliti dai 504 mila euro ai 516 mila euro, cifre salite anche grazie alla fedeltà negli acquisti, saliti al 98%. Diminuito il prestito sociale (meno 4,6 milioni di euro) e il costo del personale di circa mezzo milione di euro, personale verso il quale il Commissario Postal ha riconosciuto il generoso sforzo collettivo, sia in termine di remunerazioni sia d’impegno.