Convento dell’Inviolata a Riva: venerdì 14 l’inaugurazione

Redazione09/07/20233min
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A conclusione del lungo e delicato intervento di restauro, si inaugura venerdì 14 luglio il seicentesco convento dell’Inviolata a Riva del Garda. Inizio alle ore 11.30, con alcuni momenti musicali a cura del Conservatorio e, alle 17, una visita guidata gratuita.
L’ex convento, di proprietà comunale, era da tempo chiuso quando, nel 2010, si è deciso il restauro, nell’ottica non solo della tutela del patrimonio architettonico e artistico, ma anche della destinazione dell’immobile ad attività culturali ed eventi musicali, come concordato tramite un protocollo d’intesa da Provincia autonoma di Trento e Comune di Riva del Garda. I lavori sono stati curati dalla Soprintendenza per i beni culturali e dal Servizio opere civili della Provincia e seguiti da una équipe allargata di tecnici. L’iter progettuale, per il quale tra l’altro si è reso necessario lo scoprimento dei dipinti murali occultati da una tinteggiatura ottocentesca, è iniziato nel 2010 per concludersi nel 2015, con un costo preventivato in 3 milioni e 200 mila Euro.

 

 

Punto di partenza dell’intervento, il consolidamento statico della struttura, danneggiata dalla guerra e da vari eventi sismici. Anche la struttura del tetto, già rifatta negli anni Ottanta, è stata totalmente rivista per la necessità di un ulteriore consolidamento strutturale. Nel corso dei lavori è stato ricostruito il sistema di volte leggere dell’antico dormitorio al primo livello, conservate solo in parte, causa i danni del 1918, quanto l’immobile fu colpito da una granata. Nelle celle sono emersi i soffitti lignei originari, dei quali uno decorato. Le pavimentazioni erano relativamente recenti, con mattonelle in cemento bianche e rosse sul chiostro e nel corridoio superiore, altre più recenti in ceramica, sicché si è optato per la loro integrale sostituzione, a eccezione di quelli in cementino nei corridoi al primo piano. Il chiostro è stato completato con la pavimentazione originaria in mattoncini di cotto a spina di pesce. I serramenti in parte sono stati conservati, in parte sostituiti perché in cattive condizioni o incongrui. Un ulteriore lotto di lavori è stato riservato alle superfici decorate, grazie ai quali il corredo pittorico del convento è tornato protagonista del chiostro e del deambulatorio del dormitorio, con un ulteriore elemento di pregio nella grande sala del capitolo, dove è stato scoperto un soffitto dipinto.

 

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