Con “Educazione alla cittadinanza” impariamo i nostri diritti

Stagista05/05/20213min
Scuola - IstruzioneStudenti Liceo PratiAgF Bernardinatti Foto


“Educazione alla cittadinanza”: è la nuova materia che ha accompagnato gli studenti di tutta Italia in quest’anno scolastico. All’inizio pensavamo fossero le solite lezioni sulla Costituzione Italiana in cui si spiegano tutti i vari articoli e non c’è spazio per le opinioni dei ragazzi. Invece è stata una piacevole scoperta. Per la classe 3ªC scientifico del Liceo “Andrea Maffei” di Riva del Garda sono state proposte varie attività riguardanti argomenti di attualità tra cui i diritti e le libertà d’espressione, parola e stampa. Uno di questi è stato particolarmente interessante da approfondire: il diritto all’istruzione e dove questo viene costantemente violato. “Come recita l’articolo 34 della Costituzione Italiana “La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita” – spiega Alessia – Questo diritto è tutelato anche nella Dichiarazione dei Diritti Umani in cui viene ribadito il concetto di comprensione e tolleranza nelle scuole, dove non ci devono essere distinzioni di provenienza, religione e orientamento sessuale”.
152 milioni: questo è il numero di bambini nel mondo costretti a lavorare senza poter andare a scuola. L’Africa Subsahariana è la regione con il tasso più alto di lavoro minorile che non ha mai smesso di crescere negli anni.

Qui molti bambini svolgono lavori pesanti, addirittura pericolosi e questo ricade sulla loro istruzione che è quasi assente. Anche in Afghanistan non ci sono le possibilità. Ciò è causato da conflitti interni, povertà e discriminazione di genere. Infatti quasi l’85% delle ragazze non studiano (i matrimoni precoci e le molestie influenzano la situazione di alfabetizzazione). Le strutture non sono adatte, gli insegnanti sono pochi, le zone pericolose, i terroristi distruggono le scuole: non vi è stabilità. Giorgia esprime la sua opinione: “Uno degli obiettivi dell’Agenda 2030 è proprio quello di garantire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti. Ovviamente per avvicinarsi al traguardo c’è bisogno di fare luce su questi contesti, educare più persone possibili e non trascurare questo problema tanto grande solo perché non ci tocca personalmente”. Dobbiamo perciò renderci conto del grande privilegio che abbiamo. Il diritto all’istruzione è fondamentale ed essenziale per il futuro non solo dell’individuo ma di tutta la Nazione: senza il sistema scolastico non c’è una garanzia permanente di libertà.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A. Maffei” – Martina Pace)

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