Con Antonella Bellutti “La vita è come andare in bicicletta”
Antonella Bellutti, pluri campionessa olimpica, grandissima sportiva che ha iniziato la carriera nell’atletica leggera per poi passare al ciclismo e quindi al bob, è giovedì 14 settembre a Palazzo dei Panni a presentare il suo recentissimo libro «La vita è come andare in bicicletta» (Sonda editore, 2017, 120 pagg), in cui racconta la sua straordinaria esperienza di vita. Inizio alle 20.30, ingresso libero. Nel mondo sportivo, non solo a livello agonistico, l’alimentazione può diventare una vera ossessione, fatta di controlli quotidiani di parametri, di cibi o di rinunce obbligate. Perché il corpo di un atleta è uno «strumento di lavoro» che va mantenuto nella massima efficienza. Lo sa bene Antonella Bellutti, due volte campionessa olimpionica, che fin da giovanissima si è trovata catapultata in un ambiente dove ogni decisione era finalizzata alla performance sul campo. Finché non ha deciso di dire basta, trasformandosi, da giovane agonista forzatamente onnivora e concentrata unicamente sulle calorie, in una matura donna vegana, rispettosa del proprio corpo e di tutte le forme di vita. Questa è la sua autobiografi a alimentare: pensieri, ricordi e riflessioni come tappe di un lungo percorso, tante tessere del mosaico della storia di un’atleta eccezionale, che ha trovato il coraggio di sfidare lo status quo di un ambiente fin troppo rigido per seguire la propria vera natura, e che ha deciso di condividere con tutti i lettori.
Antonella Bellutti, classe 1968, con due medaglie d’oro olimpiche, nel 1996 ad Atlanta (inseguimento individuale) e nel 2000 a Sidney (individuale a punti), è tra le grandi campionesse di sempre dello sport italiano. La sua carriera è passata dall’atletica leggera tra il 1980 e il 1992 al ciclismo su pista, è ricca di altri successi come l’argento e il bronzo mondiali conquistati rispettivamente a Bogotà (1995) e a Manchester (1996) e l’oro europeo di Berlino (1997). Da non dimenticare le vittorie in Coppa del Mondo, i due record mondiali (1995 e 1996), il record olimpico (1996) e gli addirittura sedici titoli italiani. Dopo tanti anni di agonismo ai massimi livelli, la sua grande passione oggi è lo sci alpinismo.