Caritas di Arco: il triste bilancio del 2020

Redazione20/12/20204min
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Nel 2020, l’anno segnato dal covid-19, il Centro di ascolto e solidarietà della Caritas di Arco, in collaborazione con i servizi sociali e con l’amministrazione comunale, ha sostenuto le famiglie in difficoltà pagando affitti, bollette (luce, gas e acqua), tasse comunali, buoni mensa e spese sanitarie per 71 mila euro, contro i 69.500 euro del 2019, che già segnò un netto incremento rispetto ai 55.360 euro del 2018.
Gli interventi che hanno richiesto il pagamento di somme (come arretrati di affitto o bollette) sono stati 454 (contro i 381 del 2019 e i 365 del 2018). Le voci principali sono le bollette insolute (22.140 euro), gli affitti (13.576 euro), le tasse comunali (7874 euro), le iniziative di difficoltà individuate a livello di Comunità di Valle dal Tavolo della solidarietà (6757 euro), pannolini e latte in polvere (4570 euro), contributi per spese di emergenza (4150 euro), pacchi viveri (2575 euro), buoni mensa (2163 euro) e spese sanitarie (1243 euro).
Scorrendo i dati aggregati per mese, salta all’occhio il netto peggioramento della situazione a partire da aprile, quando gli effetti del lockdown evidentemente si fanno sentire: ad esempio, gli interventi per bollette insolute sono passati dai 730 euro di marzo ai 2554 di aprile e ai 5088 di maggio, per scendere in giugno a 3437, ma mantenendosi poi sempre su livelli molto elevati (2600 euro in luglio, 1204 euro in agosto, 2251 euro in settembre). Stesso andamento per gli interventi a copertura degli affitti: dai 403 euro di marzo si è passati ai 2135 euro di aprile, ai 4037 di maggio e ai 4839 euro di giugno (poi la situazione si è relativamente normalizza e l’entità degli aiuti è scesa a livelli meno preoccupanti, 300 euro in luglio e in agosto).

«Quest’anno la pandemia ha peggiorato una situazione già provata dalla crisi -spiega il coordinatore del Centro Romano Turrini- perché non solo molte famiglie hanno vissuto la malattia e la scomparsa di persone care, ma anche pesanti ripercussioni sui loro bilanci: sono venute a mancare numerose occasioni di lavoro, soprattutto stagionale, e così la schiera di chi si è trovato in situazione di bisogno è notevolmente aumentata. Dall’inizio della pandemia ogni quindici giorni abbiamo distribuito a una media di circa 70 famiglie pacchi con viveri a lunga conservazione, grazie al sostegno del Banco alimentare e della Coop Alto Garda, e materiale per la pulizia della casa e della persona, raccolto nel negozio Tigotà. Nelle stesse occasioni, inoltre, sono stati forniti a circa 15 famiglie pannolini e latte in polvere, appositamente acquistati. Grazie alla donazione di quasi 500 buoni spesa, inoltre, è stato possibile recentemente acquistare scarpe, vestiti, biancheria per la casa, pentole, materiale scolastico e giochi sulla base delle richieste delle singole famiglie, che abbiamo sondato per mezzo di un questionario. Inoltre sono stati attivi il magazzino mobili e i magazzini di vestiti per persone di diversa età. È stato aperto, due volte alla settimana, uno sportello negli uffici Caritas di piazza delle Canoniche, per la compilazione di domande per la richiesta di aiuti economici a “InFondo Speranza”, voluto dalla diocesi di Trento, che a oggi alle famiglie della nostra comunità ha attribuito 32 mila euro».
Si ricorda che eventuali offerte vanno fatte sul conto corrente del Centro di ascolto e solidarietà di Arco presso la Cassa Rurale Alto Garda, IBAN IT84B0801634310000000051478.

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