Cantiere 26 di Arco: un anno di passaggio, largo anche agli altri Comuni
È stato rinnovato di un anno l’accordo amministrativo tra il Comune di Arco, l’Azienda pubblica di servizi alla persona Casa Mia e la Comunità Alto Garda e Ledro per la gestione del Centro giovani Cantiere 26 avviato nel dicembre 2018 per il successivo biennio 2019/2020.
Il rinnovo ha una durata limitata, dal primo gennaio al 31 dicembre (di norma la durata è quella della consiliatura, cinque anni), perché l’obiettivo è riflettere su quanto fatto finora e valutare eventuali modifiche nella gestione del centro, soprattutto in funzione di un suo auspicato rafforzamento a livello intercomunale. Ad oggi, infatti, la gestione del centro è finanziata dal Comune di Arco con il sostegno della Comunità di Valle, il che già presuppone una valenza sovracomunale del centro.
Le modalità organizzative stabile nell’Accordo amministrativo attribuiscono a Casa Mia Apsp la funzione di coordinamento e di svolgimento delle attività del centro, sia mediante proprio personale sia mediante la collaborazione con i referenti individuati per le cinque macro aree di programmazione del centro (imprenditoria, cultura, musica, ristorazione e Piano giovani di zona più comunicazione), ovvero tramite associazioni o singole persone reclutati nel mondo giovanile. L’intento, da approfondire con gli altri Comuni dell’Alto Garda e Ledro, è coinvolgere in modo più concreto e diretto le altre amministrazioni, per un’azione di politica giovanile coordinata e condivisa in ambito più ampio, quindi più ambiziosa ed efficace. Intento che di recente è stato condiviso con il Comune di Riva del Garda, nella seduta congiunta delle due Giunte, l’11 gennaio.
Nel primo pomeriggio di martedì 26 gennaio al Cantiere 26 si è tenuto un incontro tra i soggetti coinvolti nella gestione, per il punto della situazione. L’incontro è stato anche l’occasione per conoscere il nuovo referente dell’area culturale, Riccardo Tabillio, recentemente selezionato tramite un apposito bando, dopo la rinuncia del referente precedente, l’associazione Luha. Per l’amministrazione comunale c’erano gli assessori Dario Ioppi (politiche giovanili e sport) e Guido Trebo (cultura e istruzione) con Viviana Sbaraini (responsabile del Servizio politiche sociali e prima infanzia) e Giancarla Tognoni (responsabile del Servizio attività culturali, sport e turismo); per l’Apsp Casa Mia la presidente Mariacristina Rizzonelli e la coordinatrice dell’area servizi territoriali Francesca Giuliani; per il Cantiere 26 Diego Farina, nuovo referente organizzativo principale dell’ente gestore, e Daniel Planchesteiner, referente per l’area dell’imprenditoria.
Le condizioni della gestione, definite da un accordo e da un disciplinare tecnico, sono rimaste sostanzialmente invariate; unica differenza rilevante, l’impegno di spesa a carico del Comune di Arco, che passa da 60 a 70 mila euro all’anno, incremento destinato a sostenere alcune attività aggiuntive, destinate al mondo giovanile e finora gestite separatamente dall’assessorato alla cultura comunale (che si aggiunge nel tavolo tecnico), che da ora saranno demandate al Cantiere 26, così da permettere una razionalizzazione dei programmi.