Calzà (PD) contro la Provincia: “Interventi sulla viabilità di via Aldo Moro? Una boutade”

Nicola Filippi21/08/20244min
IMG_0956 VIA SAN GIORGIO ARCO (2)



 

L’annuncio da parte del presidente della Provincia Maurizio Fugatti di prossimi interventi risolutivi sulla viabilità di via Aldo Moro, anche alla luce dei recenti eventi luttuosi, ha scatenato reazioni contrastanti nell’Alto Garda. Se da una parte il consigliere comunale Ugo Perini plaude per l’iniziativa della Provincia, dopo anni di battaglie personali per chiedere più sicurezza, dall’altra Michela Calzà, consigliera provinciale arcense nelle fila del Pd Trentino, storce il naso e bolla le parole del presidente Fugatti come “boutade di pre-campagna elettorale”. E snocciola il suo ragionamento in un lungo documento, inviato al presidente del Consiglio provinciale, Claudio Soini. La consigliera Calzà aveva già provato a risvegliare l’attenzione sulla viabilità locale dell’Alto Garda – Val di Ledro-Loppio-Trento, con un ordine del giorno dedicato, durante la discussione per l’assestamento di bilancio, “serenamente bocciato dalla giunta”. Ora la consigliera dem Calzà torna alla carica.
“La SP118 e il tratto di Via Aldo Moro ad Arco, è asse viario di collegamento con Riva del Garda alternativo alla Via Santa Caterina, e rappresenta, insieme a Via Sabbioni e la SR249 (Via Linfano), la rete di strade che di fatto perimetrano e collegano la zona industriale-artigianale di Arco – scrive la consigliera Pd Calzà – Queste tre strade ricadono pure nell’Unità Funzionale 4 (UF4) del più lungo collegamento della Loppio-Busa, ovvero il percorso che dall’uscita del nuovo futuro punto a scavalco della Sarca al Linfano, lungo Via Sabbioni fino all’innesto con la nuova rotatoria all’imbocco di Via S. Isidoro. Questo tratto è nevralgico perché si inserisce nel contesto urbano della città di Arco oltre che nel punto mediano della vallata. Che serva anticipare la progettazione e la realizzazione dell’ultimo tratto della Loppio-Busa (UF4), è stato detto e ribadito in ogni occasione, tra cui anche in Consiglio Provinciale, proprio dai consiglieri di opposizione”.
“Secondo l’ultimo report di fine marzo 2024 a cura del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti della Provincia, il tratto dell’Unità Funzionale 4 rappresenta l’ultima tranche di completamento della Loppio-Busa non solo in termini “fisici” ma purtroppo anche ultima in termini di priorità e di cronoprogramma, nonostante sia la fondamentale congiunzione con l’Unità Funzionale 3 (ovvero con le opere di collegamento tra il tunnel della Maza e località Linfano-Cretaccio) – scrive ancora Calzà -. La realizzazione dell’UF 3 è fissata nel 2027. Nulla si sa invece fino ad oggi dell’UF 4 salvo che è atteso l’esito dello studio del traffico, necessario per predisporre il progetto con le soluzioni e quindi tempi e modi per la sua realizzazione. Solo la realizzazione dell’UF 4 potrà assicurare al flusso di traffico proveniente dalla Vallagarina condizioni di fluidità e sicurezza verso le Gardesane, Val di Ledro e Tenno e viceversa. Questo soprattutto per evitare pesanti congestioni del traffico – soprattutto pesante – nella zona industriale di Arco, che diamo per certe qualora l’UF 4 venisse realizzata solo dopo la costruzione del nuovo futuro ponte sulla Sarca ovvero dopo l’apertura del tratto UF 3”.
“Il recentissimo annuncio di finanziamento e interventi migliorativi della viabilità conferma il nostro dubbio”, conclude la consigliera Michela Calzà.

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