Bufera sul Lido Palace di Riva: dimessi Signoretti e Fassino, rebus CDA

Nicola Filippi19/12/20245min
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“Il Consiglio di Amministrazione della Holding Lido srl si sta impegnando, per quanto gli compete,  affinché sia gli aspetti gestionali aziendali che quelli riguardanti la governance societaria della controllata Hotel Lido Palace spa, siano regolati nel più breve tempo possibile in stretta intesa con i propri soci pubblici. Nel frattempo, ci siamo assicurati che prosegua con regolarità e continuità la normale attività dell’hotel, mantenendo la qualità dei servizi verso i propri clienti e la continuità anche sotto il profilo occupazionale e della tutela dei dipendenti”. Questo breve comunicato stampa, inviato dal Presidente della Lido Srl, il dottor Delio Picciani, fa capire quanto sia complesso e delicato il momento per l’Hotel Lido Palace, soprattutto dopo gli ultimi, clamorosi sviluppi.

L’amministratore delegato, Paolo Signoretti, indagato e posto ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Romeo”, nelle ultime ore ha rassegnato le proprie dimissioni. Mercoledì 18, in tarda serata, durante il consiglio d’amministrazione, anche il suo presidente, l’avvocato Giorgio Fassino, espressione del socio pubblico (Comune di Riva) all’interno della holding, ha deciso di fare un passo indietro e dimettersi.

Il futuro dell’albergo a 5 stelle del Trentino, in cui il socio di maggioranza è la parte pubblica – Comune di Riva e Trentino Sviluppo Spa – ora sembra un rebus. E spieghiamo il perché.

Se le dimissioni dell’Ad Paolo Signoretti potevano sembrare scontate, soprattutto alla luce dell’ordinanza del Giudice per le indagini preliminari Enrico Borrelli che lo ha interdetto per un anno dal suo ruolo manageriale, attraverso il “divieto temporaneo di esercitare la propria attività professionale o imprenditoriale”, quelle del presidente Fassino invece complicano la situazione. Il presidente Fassino, in quanto avvocato, non avrebbe potuto svolgere – pro tempore – mansioni di amministratore delegato. Così pure l’avvocato Emanuela Ceschini, che rappresenta l’unica componente della parte pubblica rimasta nel Cda della “Lido di Riva del Garda Srl – società di partecipazioni”. Senza amministratore delegato, espressione dei privati per i patti parasociali, gli occhi sono puntati sull’altro socio privato di riferimento, la Garda Investimenti Hotel. Ma il suo intero consiglio d’amministrazione, composto da Paolo Signoretti, Heinz Peter Hager e Riccardo Ricci, è indagato, a vario titolo, nell’ambito dell’inchiesta “Romeo” della Dda di Trento.

Nelle ultime ore, per garantire qualità e servizi alla struttura luxury di viale Carducci, è stato richiamato con la carica di direttore generale Andrea Sebastiani, che era arrivato sulle sponde del Garda Trentino a giugno, andandosene però a ottobre, per divergenze sul piano strategico e operativo. Sebastiani dovrebbe prendere servizio nei prossimi giorni. Forte dei suoi vent’anni di esperienza nell’ospitalità in catene internazionali e hotel indipendenti, Sebastiani vanta un percorso caratterizzato da una crescita continua sostenuta da solide competenze tecniche, capacità di leadership, attenzione alla qualità e alla sostenibilità. Ha ricoperto posizioni di alto profilo in rinomate strutture alberghiere del gruppo ACCOR Mercure in Italia e in Kazakistan, a Villa Tasca della rinomata famiglia di viticoltori, all’Hilton Conrad di Chia Laguna, fino all’Hotel Massif di Courmayeur.

Enzo Bassetti, presidente di Garda Trentino Sviluppo, socio di Hotel Lido Palace Spa, commenta amareggiato. “Noi, prima di altri, all’indomani del patatrac, abbiamo parlato con il presidente Picciani – spiega a La Busa – fa male vedere sui giornali che dalle carte dell’inchiesta si parla di fatture false. Non possiamo andare avanti con un consiglio di amministrazione del genere, avevo detto all’epoca al presidente Picciani. Ora siamo giunti al momento topico”.

Per il giorno 7 gennaio 2025 è convocata l’assemblea per il rinnovo delle cariche sociali all’interno del consiglio d’amministrazione dell’Hotel Lido Palace Spa. Resta il nodo del socio “Garda Investimenti Hotel”, dove tutti e tre i componenti del Cda sono indagati, a vario titolo. “Ho letto sui giornali che torna il direttore Sebastiani – conclude Bassetti – ora prenderà in mano il timone della barca. Ma speriamo che tutto si risolva quanto prima. Perché una situazione così non può andare avanti per tanto tempo”.