Ballottaggio ad Arco: Fiorio contro Amistadi, sfida per il futuro

Ad Arco si avvicina a uno degli appuntamenti politici più importanti: domenica 18 maggio gli elettori saranno chiamati di nuovo alle urne per decidere chi guiderà la città nei prossimi cinque anni. In campo, Arianna Fiorio e Alessandro Amistadi, i due candidati più votati al primo turno del 4 maggio, ma entrambi rimasti sotto la soglia del 50% necessaria per l’elezione al primo colpo.
Il secondo turno di ballottaggio assume i contorni di una sfida diretta, all’ultima scheda verrebbe da dire, a due volti, ma anche a due visioni di città completamente differenti.
Intanto, la Regione autonoma Trentino-Alto Adige ha diffuso il facsimile della scheda elettorale, uno strumento utile per prepararsi al voto: a differenza del primo turno, in cui erano presenti più candidati e liste, questa volta la scelta sarà secca. Sulla scheda, solo due nomi: Alessandro Amistadi e Arianna Fiorio. Basterà un segno sul candidato prescelto. La vittoria andrà a chi otterrà anche un solo voto in più, ed il risultato si dovrebbe sapere già dopo un paio di ore.
Le urne saranno aperte dalle 7 alle 22, sempre nel proprio seggio di riferimento indicato sulla tessera elettorale. Per votare, come sempre, serviranno tessera elettorale e documento d’identità.
Il clima in città è quello di un’attesa vigile, ma anche di una crescente partecipazione. Dopo un primo turno segnato da una buona affluenza, molti cittadini stanno seguendo con interesse l’evolversi della campagna elettorale in vista del decisivo testa a testa. In questi giorni, infatti, i due candidati stanno intensificando l’attività di propaganda, soprattutto sui social network, consapevoli che ogni voto può fare la differenza.
Se Alessandro Amistadi punta sull’esperienza amministrativa e su un programma che insiste su pragmatismo, sicurezza e rilancio economico, Arianna Fiorio propone una visione più inclusiva, centrata su sostenibilità, cultura e servizi alle famiglie. Due approcci diversi che rispecchiano anche due sensibilità politiche e sociali che si contendono il consenso di una città in cerca di direzione.
Quale sarà il volto di Arco fino al 2030? A deciderlo saranno le urne di domenica. E in una sfida così aperta, sarà il cuore della città, quello degli elettori, a tracciare la rotta.