AREA EX CATTOI, HAGER: “IL RICORSO È CONTRO IL DINIEGO AL PROGETTO”
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Su invito del “Comitato Fascia lago – Spiaggia degli Olivi” Heinz Peter Hager e Paolo Signoretti, ai vertici della società VR101214 e proprietari dell’area ex Cattoi, sono intervenuti venerdì 8 febbraio ad un’assemblea pubblica organizzata presso il Caffè Liberty di Riva del Garda per dire la loro e, soprattutto ascoltare quanti avessero idee o proposte da condividere per il futuro di quell’area che è un vero e proprio biglietto da visita di Riva, fermo “con le quattro frecce” come direbbe qualcuno ormai da oltre quarant’anni. Era il 1982, infatti (data confermata dall’ex proprietario presente in sala, il noto ex crossista Sergio Cattoi) quando venne ceduta a Lazzara per… rimanere com’è oggi, tralasciando le vicende passate che tutti conoscono. Acquistata due anni fa dalla società di Hager e Signoretti è oggi al centro delle altrettante note vicende che contrappongono privato e pubblico, approvazioni fascia lago, leggi, piani regolatori e tutto ciò che il cittadino fa fatica, suo malgrado a “digerire”. L’appello è… fate qualcosa. Per Hager e Signoretti l’impressione è che il loro acquisto, perfettamente regolare va detto e ripetuto, all’asta abbia dato “fastidio” a qualcuno che su quell’area ci aveva messo gli occhi e aspettava, probabilmente, un ulteriore ribasso del prezzo prima di presentarsi all’asta. Asta alla quale, anche questo va detto chiaramente, c’erano solo loro due. Dunque, se errori ci sono stati non è certo, così hanno detto in coro “colpa” loro. Poi sulla buona proposta presentata per la città, uno sviluppo di cubatura sui 20.000 metri (contro i 40.000 che tra vecchio opifico Cattoi, ex Villa Maria ed ex Rosengarten) con altrettanti destinati “gratis” ha sottolineato Hager a libera fruizione ci si può mettere d’accordo. Basta che le parti s’incontrino. Invece, detto e ripetuto a più riprese, il sindaco si nega ad ogni incontro. Dai presenti sono giunte diverse idee, da chi vuole dire stop al cemento e vorrebbe solo un parco, dalle paventate permute con questo o quel palazzo ma sempre tenendo conto che, se nulla si muove quell’area “rimarrà così per i prossimi cento anni” ha detto Hager molto tranquillamente. Perché è nostra e nostra resterà, anche così se nessuno ci vorrà ascoltare e proporre qualcosa che possa andare bene all’amministrazione nel rispetto dei piani fascia lago, nel rispetto dei cittadini e di una sostenibilità che ci vede riqualificare ovunque ex compendi (leggi Marangoni Meccanica a Rovereto, ad esempio, dove in meno di un mese dalle carte si passa ai fatti) nel pieno rispetto della sostenibilità ambientale. “Con molto verde” ha aggiunto prima che la serata si sciogliesse nei commenti finali. Tra gli interventi quello di Pietro Matteotti, esaustivo e fatto di un “amarcord” della lunga e difficile trattativa portata avanti quando era in Consiglio comunale e assessore ai Lavori Pubblici.