Arco, Sindaco e Assessore ringraziano i giovani «faticatori»
Seconda settimana di lavoro ad Arco per il progetto «Ci sto? Affare fatica!»: altri dieci ragazzi che con carta vetrata, pennelli, scope e altri attrezzi si sono presi cura dei beni comuni della loro città, panchine, parchi, aiuole, piazze, verde, pavimentazioni e strutture varie. E l’ultimo giorno, la visita, il saluto e i complimenti del sindaco Alessandro Betta e dell’assessora Francesca Modena.
Per il secondo anno il progetto mira a valorizzare con una esperienza di cittadinanza attiva il tempo estivo dei giovani, i quali, in gruppi e affiancati da giovani tutor e da volontari adulti, possono così sperimentare un’estate da cittadini attivi, mettendo in campo le proprie capacità e acquisendo nuove competenze, oltre che divertendosi. Con in più la ricompensa di un «buono fatica» di 50 euro da utilizzare nei negozi convenzionati. Il progetto, di carattere nazionale e promosso e curato su tutti i Comuni del territorio dell’Alto Garda dall’associazione Giovani Arco (con il coinvolgimento del Distretto Famiglia Alto Garda, della Cassa Rurale Alto Garda-Rovereto, della sezione Alto Garda e Ledro di Confcommercio e di Assocentro), vuole recuperare il prezioso contributo educativo e formativo dell’impegno, in particolare di quello manuale, valorizzando il tempo estivo, un tempo critico, spesso vuoto di esperienze e perciò di significato. Un ruolo chiave è affidato agli handymen, o maestri d’arte, “adulti tuttofare” capaci di trasmettere piccole competenze tecniche e artigianali ai ragazzi e di guidare il gruppo insieme ai tutor. I gruppi lavorano per pacchetti settimanali tra giugno e agosto.
«Queste ragazze e questi ragazzi -spiega il sindaco- hanno accettato la sfida, proposta dall’amministrazione come opportunità, di mettersi in gioco e di farsi da fare, occupandosi dei beni comuni, quelli di tutti, quelli che noi tutti ogni giorno utilizziamo. Questo vuol dire, soprattutto per un giovane, vedere la dimensione pubblica da un punto di vista diverso, di responsabilità e partecipazione».