Arco risponde con il cuore: oltre 50mila euro per i figli di Zoe

Quando il dolore è troppo grande da contenere, la comunità diventa casa. E Arco, ancora una volta, ha dimostrato di avere un cuore immenso. In pochi giorni la raccolta fondi lanciata in memoria di Zoe Anne Guaiti, la giovane mamma di 39 anni scomparsa improvvisamente al sesto mese di gravidanza con il bambino che aveva in grembo, ha superato ogni aspettativa, raggiungendo l’incredibile cifra di 50.170 Euro.
Un gesto corale, che va oltre le parole, fatto di donazioni silenziose, condivisioni, messaggi di vicinanza, lacrime e abbracci. Tanti piccoli atti d’amore che, sommati, hanno creato un’onda di solidarietà travolgente. A promuovere l’iniziativa, Rodolfo Matteotti e due amici, in accordo con la famiglia di Zoe. Il loro appello – semplice, sentito, diretto – ha toccato il cuore di centinaia di persone.
“Zoe lascia un grande vuoto in tutti noi, ma soprattutto lascia due bambini piccoli, ai quali è doveroso far sentire la vicinanza della comunità. Anche un piccolo gesto può contare moltissimo”, avevano scritto gli organizzatori.
E così è stato. Ogni euro raccolto sarà trasformato in buoni spesa e beni di prima necessità per i piccoli Tia (8 anni) e Nihil (1 anno), i figli di Zoe. Un aiuto concreto che non vuole – né può – colmare l’assenza, ma che dice con forza: non siete soli.
La tragedia ha colpito Arco come un fulmine a ciel sereno. Zoe è stata stroncata da uno shock settico fulminante, una patologia tanto rara quanto aggressiva, che non le ha lasciato scampo nonostante il ricovero d’urgenza all’ospedale Santa Chiara di Trento. Un dolore improvviso, lacerante, che ha spezzato una giovane vita e quella del bambino che portava in grembo. La Procura ha aperto un’indagine per chiarire le cause del decesso, ma intanto la comunità ha voluto fare ciò che le è più naturale: prendersi cura.
L’ultima carezza a Zoe è diventata un abbraccio collettivo per chi resta.
La pagina GoFundMe – ora momentaneamente chiusa per trasparenza e gestione delle somme raccolte – resta la testimonianza viva di una comunità capace di reagire al dolore con affetto e presenza. Un esempio di umanità che restituisce speranza anche nei giorni più bui.
A Tia e Nihil, a tutta la famiglia, va il pensiero e la gratitudine di un intero territorio. Perché la solidarietà non cambia ciò che è successo, ma può essere il primo passo per non sentirsi più soli.