Arco, polemiche per i parcheggi sacrificati per la sicurezza dei pedoni

Nicola Filippi26/11/20243min
arco - via baden powell strisce



 

Per garantire sicurezza a pedoni e ciclisti, c’è un importante assioma alla base di ogni decisione dell’Amministrazione comunale: gli automobilisti devono fare qualche rinuncia. Sia in termini di velocità nel percorrere le strade, sia in termini di posti auto. Se, ovviamente, il gioco vale la candela. Ossia, la perdita di parcheggi deve favorire l’aumento di sicurezza e visibilità del pedone, l’utente più debole sulla strada, soprattutto in fase di attraversamento sulle strisce pedonali. In questi giorni, sui social c’è un ampio dibattito scaturito dalla decisione della giunta comunale di Arco di cancellare definitivamente due parcheggi a disco orario in via Baden Powell e sostituirli con larghe strisce bianche. La genesi della decisione gira attorno alla sicurezza del pedone. Gli automobilisti che provengono da via Santa Caterina e percorrono via Baden Powell per via Roma o via San Sisto, giunti nei pressi del monumento dedicato al fondatore dello scoutismo, avevano segnalato la difficoltà a scorgere in anticipo il pedone che si apprestava ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. Segnalazioni giunte anche dagli autisti di Trentino trasporti. Il motivo era semplice: le auto in sosta “nascondevano” il pedone al momento dell’attraversamento. E se il guidatore non era dotato di “terzo occhio” rischiava seriamente di stenderlo sull’asfalto.
In questi giorni di polemiche accese su ogni decisione della giunta Betta, complice forse l’approssimarsi delle prossime lezioni comunali, chiediamo chiarimenti all’assessore Gabriele Andreasi. Il quale conferma che la decisione di togliere i due stalli auto è stata presa per mettere in sicurezza l’attraversamento pedonale. Senza tanti fronzoli. E, per suffragare la sua tesi, ci fornisce il link della Fondazione Michele Scarponi, “all’indomani della sciagurata approvazione di quello che è stato ribattezzato #codicedellastrage (leggi, nuovo Codice della Strada proposto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini) – si legge nell’introduzione al video – insieme ai ragazzi del Liceo Einstein di Milano andiamo per le strade limitrofe il loro istituto nell’ambito del nostro “Progetto Scuola”. Maestro d’eccezione, Matteo Dondé che accompagna i ragazzi e le ragazze per far visualizzare loro cosa bisogna cambiare per avvicinare le nostre città agli standard di benessere e sicurezza che ormai albergano in quasi tutte le metropoli d’Europa. Questa attività è realizzata nell’ambito del progetto Bike Factory realizzato da Camera commercio Milano Monza Brianza Lodi e dalla sua azienda speciale Formaper”.