Arco: la Stazione rimane in centro, a Caneve parcheggio sopraelevato e area camper

Dopo anni di dibattito politico e tecnico, e numerose discussioni in Consiglio comunale, il futuro del parcheggio di attestamento di Caneve e della stazione delle autocorriere di Arco viene ufficialmente ridisegnato. Una recente deliberazione, la Giunta comunale guidata dalla sindaca Arianna Fiorio ha revocato il precedente indirizzo approvato nel novembre 2024, tracciando una nuova linea strategica per una delle aree più delicate della mobilità cittadina.
La decisione è netta: la stazione delle autocorriere resterà dov’è, in via Baden Powell. Viene quindi accantonata l’ipotesi di trasferirla in località Caneve, progetto che negli anni aveva sollevato perplessità tecniche e critiche politiche, oltre alle obiezioni formali di Trentino Trasporti. Secondo l’amministrazione, mantenere la stazione in una posizione centrale, e non periferica, è fondamentale per garantire un servizio efficiente e accessibile, evitando l’allungamento dei percorsi, l’aumento dei tempi di percorrenza e la perdita di fermate a ridosso del centro storico.
Queste importantissime novità sono contenute nel nuovo Quadro esigenziale, documento tecnico-strategico che fissa obiettivi, funzioni e paletti del progetto di riqualificazione dell’area nell’Oltresarca.
Un passaggio tutt’altro che formale: il Quadro esigenziale, redatto dall’Area tecnica comunale, su indicazione del vicesindaco Marco Piantoni, rappresenta infatti la base su cui verranno costruite le successive scelte progettuali e finanziarie. E chiarisce in modo netto la direzione imboccata dalla nuova amministrazione.
Il punto fermo: niente trasloco dell’autostazione
Il primo elemento politico, ormai consolidato, è la rinuncia allo spostamento della stazione delle autocorriere da via Baden Powell. Una scelta motivata dalla volontà di mantenere il servizio in una posizione centrale e dalla condivisione delle criticità più volte evidenziate da Trentino Trasporti: modificare i percorsi avrebbe significato allungare tempi di percorrenza, caricare la circonvallazione e sacrificare fermate strategiche vicino al centro.
Caneve, dunque, non diventerà il nuovo hub delle linee urbane ed extraurbane, ma rafforzerà il suo ruolo di parcheggio di attestamento e nodo di interscambio leggero.
Parcheggio sopraelevato e meno consumo di suolo
Il cuore del progetto riguarda l’attuale parcheggio pubblico gratuito, oggi da circa 120 posti auto e 8 stalli per pullman. Il Quadro esigenziale prevede un raddoppio della capienza attraverso una sopraelevazione, soluzione pensata per evitare ulteriore consumo di suolo e limitare la sottrazione di aree verdi.
La scelta è coerente con uno degli obiettivi dichiarati del documento: utilizzare solo una porzione delle aree classificate come attrezzature di interesse comunale, ripristinando a verde privato non edificabile le superfici non strettamente necessarie, attraverso una futura variante al PRG.
Accanto al parcheggio sopraelevato è prevista una piccola area di stazionamento per autobus e corriere (circa 8 mezzi), senza funzione di autostazione.
Nuova area camper e servizi dedicati
Altro tassello rilevante è la realizzazione di un’area di sosta per camper, destinata a compensare la dismissione di altri stalli cittadini (ex Carmellini e San Pancrazio). L’area, dimensionata per circa 30 mezzi, sarà dotata di camper service, sistemi di accesso e pagamento con sbarra, recinzione e videosorveglianza.
La posizione a Caneve viene ritenuta più consona per questo tipo di utenza, ma comunque ben collegata al centro storico grazie al percorso ciclopedonale esistente, lungo circa 400 metri, comprensivo della passerella sul Sarca.
Mobilità dolce, sicurezza e tecnologie
Il Quadro esigenziale entra poi nel dettaglio delle funzioni da integrare:
• verifica dei flussi di traffico e degli accessi, che continueranno ad avvenire dalla rotatoria di viale Rovereto;
• possibile modifica della pista ciclabile per adattarla alla nuova configurazione dell’area;
• realizzazione di parcheggi dedicati a motocicli, tricicli e quadricicli;
• almeno 30 stalli protetti per biciclette, con punti di ricarica;
• servizi igienici a servizio del parcheggio e dell’area camper;
• totem informativi sulla mobilità e una fermata per il servizio a chiamata;
• sistemi di monitoraggio, pagamento della sosta e videosorveglianza.
Grande attenzione viene posta anche agli aspetti ambientali: pavimentazioni permeabili, rain garden per la gestione delle acque meteoriche, raccolta delle acque piovane a fini irrigui, mitigazione delle isole di calore ed efficienza energetica. Non è esclusa, inoltre, la valutazione di una copertura del parcheggio sopraelevato per l’installazione di pannelli fotovoltaici.
Costi e prossimi passi
La stima economica preliminare, basata su parametri, quantifica l’intervento in circa 3,47 milioni di euro, di cui 2,39 milioni per lavori, 360 mila per espropri e oltre un milione per somme a disposizione. Numeri indicativi, che dovranno essere verificati nelle fasi successive.
Il prossimo step sarà la redazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DOCFAP), che analizzerà soluzioni e scenari diversi prima di arrivare al progetto vero e proprio. Solo dopo si passerà al Documento di indirizzo alla progettazione e all’inserimento dell’opera negli strumenti di programmazione finanziaria.
In sintesi, Caneve resta un nodo strategico della mobilità arcense, ma con una funzione più mirata: parcheggio di attestamento, area camper e servizi moderni, senza stravolgere l’assetto del trasporto pubblico urbano. Una scelta che prova a tenere insieme sostenibilità, pragmatismo e un tema – quello dell’autostazione – che da anni anima il dibattito politico cittadino. (n.f.)










