Arco, incontro sulla sicurezza: “Non servono supereroi, ma buoni vicini”

Redazione10/12/20257min
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Una sala consiliare piena fino all’ultimo posto, con persone assiepate lungo le pareti e tante altre in piedi pur di ascoltare. Così si è presentata, martedì 9 dicembre, la sala del Casinò di Arco per la serata informativa dedicata alla prevenzione di furti e truffe, organizzata dal Comune di Arco in collaborazione con le forze dell’ordine. Un appuntamento che ha superato ogni aspettativa, rivelando un bisogno diffuso di informazione e rassicurazione, alla luce soprattutto del preoccupante aumento di episodi criminosi in tutto il comprensorio. “Incontro molto partecipato grazie ai Carabinieri e alla Polizia locale. Visto l’interesse e le numerose domande rivolte, come Amministrazione organizzeremo un altro incontro per trattare anche il tema delle truffe sempre più diffuse”, ha dichiarato la sindaca Arianna Fiorio, sottolineando il valore del lavoro congiunto tra istituzioni e comunità.

 

 

Forze dell’ordine unite sul territorio
All’incontro hanno partecipato il comandante della Polizia Locale Intercomunale Filippo Paoli e il luogotenente dei Carabinieri della stazione di Arco Mirko Sollecito, protagonisti di un lungo confronto con i cittadini. Da parte loro è arrivato un messaggio chiaro: la collaborazione tra forze dell’ordine e residenti è fondamentale per prevenire intrusioni e raggiri.
“Nell’ultimo mese, visto l’incremento dei furti in abitazione, abbiamo intensificato i controlli in borghese, soprattutto la sera. Voi non ci vedete, ma noi ci siamo”, ha spiegato il comandante Paoli. Una frase che ha rassicurato molti presenti e che si inserisce nel motto condiviso dalle forze dell’ordine: “La tua casa è la mia casa”, simbolo di un impegno comune a difendere il territorio.

 

 

Capire i ladri per difendersi
Durante la serata sono stati mostrati video che documentano il modus operandi delle bande criminali che operano anche nell’Alto Garda. Gruppi di tre o quattro persone, spesso molto giovani, agili e ben allenate, che arrivano con due vetture, agiscono con straordinaria rapidità e colpiscono soprattutto al tramonto, tra le 17 e le 20, con preferenza per i fine settimana.
Prendono di mira le abitazioni “a strascico”, osservano gli spostamenti degli inquilini, si arrampicano fino ai piani alti, rompono serramenti senza fare rumore. “Siamo di fronte a criminalità itinerante – ha spiegato Sollecito – che si muove con auto straniere, spesso a noleggio, usa guanti e si copre il volto. Colpiscono indistintamente”.
E quando entrano in casa, puntano soprattutto camere da letto e bagni, alla ricerca di gioielli facilmente rivendibili e destinati alla fusione, spesso ricordi di famiglia dal valore affettivo incalcolabile.

La sicurezza parte anche dai cittadini
Se i controlli delle forze dell’ordine sono aumentati, altrettanto fondamentale è il contributo dei residenti. “Il controllo parte da voi”, ha ribadito Paoli, invitando i cittadini a una vigilanza attiva e a segnalare qualunque episodio insolito.
Il luogotenente Sollecito ha insistito: “Chiamate sempre il 112, senza timori o imbarazzo. Gli operatori sono pronti a rispondere: è il numero del pronto intervento”.

Tanti i consigli pratici emersi:
installare porte blindate e chiuderle sempre a più mandate, anche durante assenze brevi;
– mantenere luci a sensore nelle aree esterne;
– utilizzare videosorveglianza rispettando le norme sulla privacy;
– abbassare le tapparelle con sistemi anti-effrazione, anche di giorno se si è fuori casa;
– lasciare una luce accesa per simulare la presenza;
– evitare di esporre sui social informazioni su vacanze o assenze prolungate.

Importante anche dove si ripongono i gioielli: “Non lasciateli in cassaforte, la demoliscono in pochi minuti. Meglio nasconderli in luoghi insoliti” è stato il consiglio unanime.

Come reagire in caso di intrusione
Tema delicato, affrontato con grande attenzione. La priorità è sempre la stessa: salvare la vita.
“Il bene primario è la vita”, ha ribadito il luogotenente Sollecito. Se ci si trova in casa durante un’intrusione, ha spiegato, le opzioni sono due:
– chiudersi in una stanza, come il bagno, e chiamare subito il 112;
– oppure urlare a squarciagola per disorientare i malviventi, una strategia utile anche in caso di aggressioni in strada.

Tra i suggerimenti finali, anche quello di installare l’app 112 sul proprio smartphone, che consente una chiamata immediata ai soccorsi con localizzazione precisa.

Una serata che fa comunità
Quella di martedì è stata una serata intensa, per certi versi motivazionale: nessun allarmismo, ma consapevolezza. La convinzione condivisa è che la sicurezza non si costruisce solo con pattuglie e controlli, ma attraverso un senso civico più forte, la condivisione delle informazioni e, soprattutto, un buon vicinato.
“Non abbiamo bisogno di supereroi, ma di buoni vicini”, hanno ripetuto più volte Paoli e Sollecito. E guardando la sala gremita, attenta e partecipe, è sembrato che la comunità arcense abbia già compiuto il primo passo. (n.f.)