Arco, il cortile delle elementari “Segantini” diventerà un tabellone di gioco

Gianluca Ricci28/10/20212min
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Sarà l’urbanista trentina Anna Viganò ad occuparsi della progettazione partecipata della decorazione del cortile della scuola elementare “Segantini”. L’idea è quella di coinvolgere studenti, genitori e insegnanti perché elaborino idee originali da realizzare una volta svolti i laboratori previsti. La progettazione partecipata in ambito sociale è una metodologia che prevede la collaborazione dei vari attori di una comunità che, attraverso momenti di elaborazione, vengano coinvolti nell’ideazione o nella realizzazione di un progetto comune che abbia ricadute positive sui partecipanti e il loro gruppo di appartenenza. Il tema sul quale la comunità che ha nella scuola “Segantini” il suo punto di riferimento sarà quello dell’universalità, dell’inclusione e del “gioco per tutti”. Sono previsti due momenti distinti e precisamente un primo periodo di laboratori da svolgere a scuola, dove saranno coinvolti i ragazzi in prima persona, anche attraverso delle tecniche di immedesimazione di varie realtà e sperimentazione di alcuni “giochi per tutti”, per giungere alla scelta di quali possano essere maggiormente fruibili. In un secondo momento, in un fine settimana, si organizzerà un gruppo di lavoro per la
ricolorazione della superficie orizzontale del cortile, a Sud-Est della scuola, che diventerà un vero e proprio tabellone di gioco. In questa fase verranno coinvolti, oltre agli studenti ed agli insegnanti, anche i genitori. Si tratta di un sistema che sta prendendo piede nel nostro Paese che permette ai protagonisti di una comunità di interagire fra loro e dunque stringere legami più saldi. Inoltre in questo modo gli studenti vengono responsabilizzati maggiormente poiché diventeranno gli artefici di un intervento che modificherà, seppure dal punto di vista esclusivamente decorativo, gli spazi che frequentano insieme. È uno strumento assai utile per incrementare le sinergie fra attori diversi e organizzare lo svolgimento della vita sociale in modo attivo e propositivo. Ovviamente a controllare la congruità dell’intervento ci sarà un’urbanista, come previsto dalla normativa vigente.

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