Arco e Riva puntano al marchio di “Paesaggi storici rurali”

Gianluca Ricci25/02/20213min
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I Comuni di Arco e di Riva del Garda, appoggiati dall’assessorato all’agricoltura della Provincia, sono in lizza per l’iscrizione al registro dei “paesaggi storici rurali” e per l’attribuzione del conseguente, prezioso marchio di eccellenza turistica. La specificità per cui i due comuni altogardesani hanno potuto presentare domanda è quella relativa all’olivicoltura, un’attività peculiare del nostro territorio sulla quale poter puntare per dare linfa ad un’attrattiva sicuramente di nicchia, in grado però di attirare sulla sponda settentrionale del Garda una quota di appassionati che, una volta terminata l’emergenza legata alla pandemia, potrebbe diventare davvero qualificante. Va infatti considerato che pochi mesi fa è stata promulgata la nuova legge sull’oleoturismo, in sintonia con quella a suo tempo proposta per l’enoturismo: anche i frantoi potranno così attivare specifica attività didattica e le olivaie iscritte all’albo potranno accedere in via prioritaria ai fondi ministeriali appositamente previsti per rilanciare il settore. Ecco perché sia Riva che Arco, superato il primo step e ottenuto il benestare per la partecipazione, stanno lavorando alla produzione di un dossier che precisi meglio le caratteristiche della coltivazione dell’oliva nell’alto Garda, dai metodi di coltivazione alle varietà autoctone, dall’estensione degli appezzamenti alle pratiche storiche che vengono ancora applicate dai contadini. Nel caso di iscrizione al registro, non ci sarà nessun tipo di vincolo, né urbanistico né agricolo, per le olivaie del territorio, ma solo una valorizzazione in termini tecnici e turistici. Attualmente in Trentino i paesaggi storici rurali iscritti al registro sono solo due, i vigneti terrazzati della Val di Cembra e il sistema agricolo della Val di Gresta, mentre per quanto riguarda le aree olivicole specifiche in tutta Italia a tutt’oggi hanno ottenuto la prestigiosa certificazione il paesaggio agrario di olivastri storici del Feudo di Belvedere, nel foggiano, gli uliveti dei monti Lucretili, nel subappennino laziale, la fascia pedemontana olivata di Assisi, in Umbria, il parco regionale dell’olivo di Venafro (Molise), gli oliveti terrazzati di Vallecorsa, in provincia di Frosinone, e la piana degli oliveti monumentali di Puglia.

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