Aquila di San Venceslao al Commendator Mario Eichta
Ha trascorso gli ultimi decenni a tessere una fitta tela, che attraversa il confine del Brennero e copre tutta l’area del Tirolo storico, connettendo anzi – più ampiamente – Trento, Bolzano, Innsbruck, Roma, Vienna. Il commendator Mario Eichta va per gli 80, portati benissimo, e la Presidenza del Consiglio provinciale ha ritenuto fosse giunto il momento di riconoscergli pubblicamente questo sforzo culturale e filantropico.
Nella sala Aurora di palazzo Trentini, Walter Kaswalder gli ha consegnato l’Aquila di San Venceslao scolpita da Othmar Winkler, massimo riconoscimento da parte dell’assemblea legislativa trentina.
Le motivazioni sono state messe nero su bianco. “Il padre Luigi – ha spiegato il presidente Kaswalder – fu ingiustamente internato a Katzenau e poi confinato a Hollabrunn, prima di ottenere significativamente la grazia dall’ultimo imperatore austroungarico, Carlo d’Asburgo. Queste dolorose vicende familiari hanno motivato nel profondo un attivismo incessante di Mario Eichta a cavallo del confine: dal 1992 in poi è stato in particolare il deus ex machina degli Incontri italo-austriaci a ricordo dei Caduti e delle Vittime civili della Grande Guerra: la prima edizione si tenne al Tonale nel 1992, presenti i ministri degli Esteri Alois Mock ed Emilio Colombo, mentre l’ultima di una fortunata e longeva serie è stata organizzata ad Asiago nel 2019”.
Eichta ha ricevuto importanti onorificenze dalla Repubblica d’Austria e ha edito alcune pubblicazioni centrate in particolare sull’epopea dei trentini sfollati a Braunau e a Mitterndorf an der Fischa o internati a Katzenau. Innumerevoli sono state le sue iniziative e saldissimi sono i suoi rapporti con tutte le realtà associazionistiche e istituzionali che in Trentino, in Veneto, in Tirolo, in Austria e oltre, si sono spese per una memoria pacificata della Grande Guerra.
Il commendatore ha rievocato i momenti indimenticabili di questi decenni di tessitura ad alto livello, a partire da quella cerimonia al Tonale, che non a caso precedette poi il primo incontro del presidente della Repubblica (Oscar Luigi Scalfaro) con l’omologo austriaco Thomas Klestil. Ha ben spiegato, Eichta, come la sua azione sia spesso riuscita a sciogliere il gelo che bloccava le relazioni diplomatiche, favorendo un nuovo corso basato sulla comprensione delle reciproche ragioni.