Apicoltura in Trentino, finanziamenti per formazione e innovazione

Redazione24/01/20222min
api miele

Formazione, assistenza e innovazione. Ammonta a 135.600 Euro il valore complessivo dei fondi europei e statali dedicati al miglioramento delle condizioni della produzione e della commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura in Trentino nell’annualità 2021-2022. Un’iniziativa nell’ambito del sottoprogramma apistico provinciale, approvato dalla Giunta nel 2019. L’esecutivo ha stabilito i termini del bando per la concessione dei finanziamenti dedicati ad enti, apicoltori, produttori apistici e forme associate nell’annualità 2021-2022. Le domande andranno presentate al Servizio agricoltura della Provincia entro il prossimo 28 febbraio.
Tra le azioni finanziabili figurano i corsi di aggiornamento e la formazione tecnica degli apicoltori, l’assistenza tecnica, nonché l’acquisto delle attrezzature (smielatori, maturatori, invasettatrici, produzione di fogli cerei, ecc.) per l’allestimento di piccoli laboratori, e le campagne di campionamento finalizzate all’applicazione di strategie di lotta alle malattie caratterizzate da basso impatto chimico degli alveari. Confermato anche l’acquisto di arnie “antivarroa” e con sistemi di trattamento termico e l’acquisto di macchine, attrezzature e materiali vari per l’esercizio del nomadismo. È inoltre previsto il finanziamento di sistemi di monitoraggio e controllo da remoto degli alveari, utili per avere informazioni in tempo reale sull’attività delle api, sulle condizioni degli alveari e sull’andamento meteorologico.


Una specifica azione riguarda poi la presa in carico di spese per le analisi chimico-fisiche, melissopalinologiche (riconoscimento dei pollini per risalire all’origine botanica e geografica del miele), dei residui e dei contaminanti, analisi che saranno incrementate e che si accompagneranno a controlli sulla veridicità di quanto dichiarato in etichetta.
Previste, infine, misure di sostegno per il ripopolamento del patrimonio apistico attraverso il finanziamento dell’acquisto di sciami ed api regine (sottospecie Apis mellifera e Apis mellifera carnica); con l’obiettivo di ridurre l’importazione di api da altre zone con i relativi rischi sanitari e di ibridazione incontrollata. È infine previsto un sostegno finanziario per l’acquisto di arniette di fecondazione, apidea, incubatrici, kit traslarvo ecc. da parte degli apicoltori che producono api regine e famiglie.

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