Alla frana di Torbole gran lavoro delle Unità cinofile
Pomeriggio di mobilitazione sabato 2 gennaio per le unità cinofile della Scuola provinciale Cani da Ricerca e Catastrofe in seguito alla frana che, alle ore 18 circa, si è riversata sulla “Gardesana” a Torbole in località “Tempesta”, interrompendo il flusso veicolare verso Malcesine.
Si è subito temuto che sotto l’ampio fronte di detriti (circa 500 metri cubi di roccia) potessero esserci persone, essendo un’arteria particolarmente frequentata. Anche se poco trafficata a causa del lockdown, un’auto è transitata in quel punto un attimo prima e un pullman pochi minuti dopo, ritrovandosi la strada sbarrata dai grossi massi.
In poco tempo si sono recate sul posto tre unità cinofile della Scuola provinciale, insieme ad un’unità cinofila della Croce Rossa, coordinate dalle Forze dell’ordine e dai Vigili del fuoco di Riva del Garda. Si è subito constatata l’ampiezza del fronte franoso, che si estendeva per circa 80 metri lungo la statale 249, con un’altezza fino a 7 metri di detriti. Una parte del materiale aveva inoltre sfondato il parapetto ed era finita nel lago.
Le unità cinofile intervenute, dopo un’attenta bonifica dell’area sui versanti Trentino e Veneto (dove sono state trasportate con l’ausilio di un’imbarcazione dei Vigili del fuoco) hanno escluso – per quanto sia possibile, considerando la vastità della frana – la presenza di persone. Altre verifiche sono state fatte, sempre dai Vigili del Fuoco, con l’utilizzo dei droni. Le ricerche in serata sono state dichiarate concluse.
Si è trattato del primo intervento dell’anno della Scuola provinciale Cani da Ricerca, composta da volontari in formazione continua e convenzionata con la Protezione civile trentina: essa è attiva da oltre 40 anni per effettuare sul territorio provinciale, nazionale ed estero la ricerca di persone disperse o colpite da calamità o catastrofi. Ulteriori informazioni si possono desumere dal sito www.canidaricerca.it