Addio a Claudio Bottesi: “Uomo straordinario per la pallavolo C9 e trentina”

Nicola Filippi01/11/20246min
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fontana bottesi avancini


 

“Con tanto dolore, ma soprattutto con un grandissimo affetto, ci tengo anch’io a ricordare il nostro carissimo Claudio. È impossibile spiegare, in poche parole, cosa ha rappresentato “il Claudio” per il Taboga, per il C9 e per la pallavolo trentina. È stato l’anima e la mente della nostra società, che ha amato in modo incondizionato, e un punto di riferimento per tutti noi. Penso che negli ultimi quarantasei anni della sua vita non ci sia stato neanche un giorno in cui non abbia dedicato almeno un pensiero al C9! Uomo di sostanza, ha saputo essere allenatore, direttore tecnico, consigliere, tifoso e un esempio di dedizione e di passione. Oggi il suo cuore grande si è fermato, ma la sua presenza resterà con noi, per sempre! Grazie di tutto Claudio, che la terra ti sia lieve”. Così l’ingegnere rivano Marco Fontana, consigliere dal 2008 al 2010 e presidente dal 2010 al 2018 della Pallavolo C9 Arco Riva, ha voluto ricordare la scomparsa di Claudio Bottesi, allenatore e storico dirigente della Pallavolo C9 Arco Riva. L’ex presidente Fontana, in vacanza, ha voluto comunque inviare alla redazione de La Busa alcune foto di Bottesi, quelle alle quali lui è particolarmente affezionato.
“È stata una persona importante per lo sport trentino e per la nostra zona, perché è stato lui che ha portato la pallavolo in Busa”, ci dice Fontana, mentre commenta la foto con i “tre senatori a vita” della Pallavolo C9: Mario Avancini (il primo a sinistra), il compianto Bruno Baroncini (al centro) e Claudio Bottesi. Oppure la foto “con il mitico Velasco, con la tuta blu elettrico, e l’amico Mario Avancini”. “Il Claudio” non era solo un esteta e un innamorato della pallavolo: “Era anche un grandissimo cercatore di “brise” (il pregiato fungo trentino n.d.r.) e grande conoscitore di “macce” in zona Malga Grassi” – confida ancora l’ingegner Marco Fontana.
Claudio Bottesi si è spento giovedì 31 ottobre, all’età di 77 anni. Da tempo, era ospite della Residenza Molino di Dro. La moglie Patrizia, la figlia Linda con Nicola, la sorella Rita con Paolo, i nipoti, i cugini e parenti ringraziano pubblicamente tutto il personale della struttura (a Michele e Nina, in particolare) per le amorevoli cure prestate al proprio caro.
La cerimonia funebre si svolgerà lunedì 4 novembre alle ore 14.30 nella chiesa di San Giuseppe, a Rione Degasperi.
Tanti, tantissimi i messaggi di cordoglio per la “nostra” leggenda della pallavolo.
“Claudio è stato per tantissimi anni uno dei promotori della pallavolo nell’Alto Garda. Grazie al suo contributo e a quello di altri storici dirigenti, al loro prezioso lavoro nelle società, la pallavolo del Trentino è cresciuta ed è diventata la realtà di oggi – scrive la Fipav Trentino sul proprio canale social – 𝑃𝑒𝑟 𝑟𝑖𝑐𝑜𝑟𝑑𝑎𝑟𝑒 𝐶𝑙𝑎𝑢𝑑𝑖𝑜, 𝑖𝑙 𝐶𝑜𝑚𝑖𝑡𝑎𝑡𝑜 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑒 𝑇𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑜 𝑑𝑖𝑠𝑝𝑜𝑛𝑒 𝑙’𝑜𝑠𝑠𝑒𝑟𝑣𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑢𝑛 𝑚𝑖𝑛𝑢𝑡𝑜 𝑑𝑖 𝑠𝑖𝑙𝑒𝑛𝑧𝑖𝑜 𝑖𝑛 𝑡𝑢𝑡𝑡𝑒 𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑡𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝐶𝑎𝑚𝑝𝑖𝑜𝑛𝑎𝑡𝑖 𝑅𝑒𝑔𝑖𝑜𝑛𝑎𝑙𝑖 𝑒 𝑑𝑖 𝐶𝑎𝑡𝑒𝑔𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑝𝑟𝑒𝑣𝑖𝑠𝑡𝑒 𝑖𝑛 𝑞𝑢𝑒𝑠𝑡𝑜 𝑤𝑒𝑒𝑘𝑒𝑛𝑑 𝑖𝑛 𝑇𝑟𝑒𝑛𝑡𝑖𝑛𝑜. Il Presidente Francesco Crò e i consiglieri del Comitato FIPAV Trentino porgono alla famiglia e alla società Pallavolo C9 le più sentite condoglianze”.

Grandissima tristezza anche sulla pagina Facebook della “sua” Pallavolo C9: “È un giorno molto triste, ma è anche l’occasione per raccontare una storia bellissima. È la storia di una persona straordinaria, non così tanto per dire ma che veramente ha fatto qualcosa di straordinario e per cui oggi tutto il C9 ne è riconoscente. È la storia di una persona che ha dato tanto non solo alla pallavolo ma a tutto il movimento sportivo giovanile del nostro territorio. Una persona speciale che ha dedicato una vita a promuovere lo sport e la sana vita societaria. Questa è la tua storia Claudio! Senza mai chiedere nulla in cambio, ci sei sempre stato fin da quando più di 60 anni fa si è iniziato a parlare di pallavolo in Busa quando ancora si giocava all’aperto con una rete messa insieme in qualche maniera ma soprattutto è stato grazie a te, insieme a Bruno e Mario che nel 78 è nato il C9. Eri la memoria storica del C9 e ti ricordavi di tutti gli atleti, allenatori e dirigenti che si erano susseguiti nella storia della nostra Società. C’eri in ogni momento per organizzare, gestire e risolvere sempre con impegno ma anche con la tua ironia, mai invadente e riuscendo sempre a coinvolgere e motivare tante persone. Hai lasciato un’ impronta indelebile trasmettendo la passione della pallavolo a generazioni di ragazzi perché vedere le palestre piene di bambini con la palla in mano ti riempiva di gioia. Fai un buon viaggio Claudio e anche se sappiamo che i riconoscimenti ufficiali non ti piacevano ricordati che il tuo C9 ti deve tutto e di questo te ne saremo per sempre grati”.