A Vienna per i 50 anni del secondo Statuto di Autonomia

L’incontro con il governatore dell’Alta Austria, Thomas Stelzer, la visita al campo di Gusen e quindi a Mauthausen per proseguire a Mittendorf, la “città di legno” dove furono sfollati migliaia di profughi trentini durante la Grande Guerra; infine, in serata l’intervento all’Accademia diplomatica nell’ambito della conferenza “Alcide De Gasperi: da deputato nel Reichsrat all’integrazione europea”. Questo il programma della prima giornata della missione in Austria, svoltasi lunedì 25 aprile, del presidente della Provincia autonoma di Trento a Vienna per ricordare i cinquant’anni del secondo Statuto di Autonomia.
Lo Statuto d’Autonomia è la carta costituente della Regione: esso contiene le indicazioni in merito agli organi della Regione, delle due Province e soprattutto alle competenze, si tratta della base dell’intera architettura dell’Autonomia. Quello oggi applicato è il Secondo Statuto – il primo è del 1948 – che fu approvato in via definitiva dal Parlamento italiano nel 1972. Il Secondo Statuto, che trasferì buona parte delle competenze alle Province di Trento e di Bolzano, ha trovato piena applicazione nel 2001, con la riforma la riforma del Titolo V della Parte II della Costituzione, contenuta nella legge costituzionale 3 dell’ottobre 2001.
Tanti gli appuntamenti organizzati nell’arco del 2022 congiuntamente da Provincia, Consiglio provinciale e Fondazione, nonché Università degli Studi di Trento ed Euregio Tirolo-Alto Adige-Trentino e altri soggetti istituzionali.
L’evento di martedì 26 a Vienna vedrà la presenza di sua eccellenza Stefano Beltrame ambasciatore d’Italia in Austria, dell’ambasciatore Emil Brix direttore dell’Accademia diplomatica di Vienna e di Angelino Alfano presidente della Fondazione De Gasperi di Roma.
Quella di Vienna è una tappa importante di questo percorso, un ulteriore appuntamento si terrà a Roma, quindi a giugno la conferenza finale al Buonconsiglio e infine a Bruxelles, con la consegna di un documento di policy recommendation ai tre presidenti dei territori che compongono l’Euregio, Tirolo, Alto Adige e Trentino, prima delle iniziative previste per il 5 settembre Giornata dell’Autonomia.