A pesca con la canoa a motore nelle acque del Garda a Riva, scatta la sanzione

Qualche giorno fa gli Agenti del Commissariato di Polizia di Riva del Garda hanno contestato a padre e figlio, residenti nella provincia di Mantova, la violazione della Legge che vieta, ai non autorizzati, la navigazione a motore nella parte trentina delle acque del lago di Garda, comminando una sanzione che può andare da 172 a 516 euro.
La pattuglia del Commissariato, impegnata nella vigilanza delle acque ha fermato ed identificato i due che a bordo di una canoa dotata di motore a propulsione elettrica stavano pescando nel lago. Durante il controllo è inoltre emerso che a bordo del mezzo non vi erano equipaggiamenti di sicurezza, anche se allo stato non obbligatori.
I due, che erano vestiti con un normale abbigliamento invernale, sono stati invitati a prestare massima attenzione poiché, stante la poca stabilità del mezzo, nel caso di caduta in acqua (per l’abbigliamento e per il fatto che calzavano stivali da pesca) e la mancanza di equipaggiamenti di sicurezza avrebbero rischiato l’annegamento.
Per tale motivo si invitano tutti coloro che navigano il Garda a dotarsi, soprattutto in questo periodo dell’anno, dei mezzi e dell’abbigliamento adeguato, senza dimenticarsi degli strumenti necessari per evitare spiacevoli incidenti.
L’operazione si è svolta nell’ambito dei costanti controlli e della vigilanza delle acque del lago di Garda.