Calavino: dal porfido spuntano i… pomodori
Nel girovagare fra l’intreccio di vicoli del rione “Mas” a Calavino, meta nei fine settimana dei turisti domenicali che amano gli scorci degli antichi borghi medioevali, si può notare un fenomeno curioso: fra gli interstizi della pavimentazione in porfido in corrispondenza dell’abitazione di Elia Bosetti è cresciuta una piantina spontanea di pomodori a grappolo ed una di prezzemolo. Si tratta di quegli “scherzi naturali”, che nel loro piccolo assumono una valenza straordinaria al punto da fare notizia. D’altro canto il contesto urbano del rione, dopo l’interessante recupero storico-urbanistico ed ambientale di fine anni ’90 del secolo scorso con la riscoperta dei portici, è frequentato da gruppi per lo più familiari, che continuano poi le loro passeggiate lungo sentiero eno-ecologico che costeggia il corso della Roggia e la “Forra dei Canevai” con salti d’acqua, brevi rapide e cascate.
Nella zona, nel periodo medioevale, si svolgevano numerose attività artigianali collegate allo sfruttamento della forza idraulica della Roggia di Calavino, mentre ai giorni nostri si tengono le rappresentazioni del “Presepe Vivente” durante le festività natalizie.
Interessante anche la coincidenza con l’attività della signora proprietaria del luogo dove è cresciuta spontaneamente la piantina di pomodori, in quanto fino a qualche decennio fa gestiva con la famiglia un’azienda per la produzione di piantine da orto e floreali in un’area agricola nei pressi di Castel Madruzzo.
MARIANO BOSETTI