Ad Arco il rumore è “sotto osservazione”
La maggioranza che regge la città di Arco ha approvato il Piano di classificazione acustica, ossia il “controllo” delle emissioni dei rumori ammessi all’interno del territorio comunale che non dovranno superare i livelli massimi consentiti. Sei le classi in cui sarà diviso il territorio d’ambito, dalla più bassa, ossia il livello “Iª” nella quale la quiete sonora sarà massima. Ad esempio, aree con insediamenti scolastici o ospedalieri, quelle residenziali rurali o dedicate allo svago. Come la primaria di Romarzollo, Gardascuola, la Casa di Riposo Sacro Cuore e il Monastero delle Monache Serve di Santa Maria. In classe “IIª” saranno inserite le aree di territorio interessate dal traffico, ma laddove la densità della popolazione è minima, così come le attività commerciali o artigianali. Sul Piano di classificazione acustica la consigliera Chiara Parisi delle opposizioni (che si sono astenute da voto) ha specificato, entrando nel merito della discussione, che la cittadinanza va maggiormente coinvolta visto che il Piano andrà a “toccare” la qualità della vita. La replica dell’assessore Gabriele Andreasi ha sottolineato come questo sia, in effetti, lo scopo in primis del coinvolgimento delle attività e delle imprese, ma che i cittadini avranno tutte le possibilità di fare le proprie osservazioni prima della seconda adozione del piano. Che, ha detto Andreasi, nelle nostre intenzioni deve essere adottato il prima possibile. Pronta anche l’osservazione dell’ex assessore Stefano Miori, il quale ha ricordato come i Comitati siano stati tra i promotori dell’iniziativa volta a redigere il Piano acustico, tra i quali S. Giorgio è stato il primo. Il rumore che le aree industriali, infatti, e in particolare nella zona al confine con il comune di Riva è stato quello che ha dato il “là” all’iniziativa. L’ultimo Piano acustico, infatti, era datato 2009 ed era ora che, essendo nel frattempo cambiata la normativa si procedesse ad un aggiornamento. Anche se l’acustica, ha detto il primo cittadino Alessandro Betta è materia “difficile.” Un Piano, ha detto infine il consigliere Roberto De Laurentis che tuttavia presenta molte incongruenze nell’assegnazione delle classi di appartenenza.