Piena Sarca: il Comune di Arco incontra i residenti di via Fitta
Nuovo incontro, nel pomeriggio di giovedì 24 giugno a palazzo Marcabruni-Giuliani, tra l’amministrazione comunale e il comitato di residenti di via Fitta, che si è costituito in seguito alla piena del Sarca del 3 ottobre. Per l’amministrazione comunale c’erano il sindaco Alessandro Betta, gli assessori Gabriele Andreasi e Guido Trebo, la responsabile del servizio opere pubbliche, patrimonio e ambiente ing. Alessia Fusaro e il consigliere Tommaso Ulivieri; per il comitato una piccola rappresentanza con il referente Enrico Simonetti. Come si ricorderà, quella dello scorso ottobre è stata la piena del Sarca più significativa dopo quella del settembre del 1999, causata da ingenti precipitazioni che si sono verificate su un’area molto ampia della parte alta del bacino del Sarca e che non si sono trasformate in neve neppure in quota. La pioggia misurata a Malga Bissina, prossima al bacino del Sarca, superò i 180 millimetri, contro quella ipotizzata di 110, mentre la quota neve fu sopra i 2800 metri slm, con complessivamente circa il 40% di precipitazioni in più di quelle attese. L’idrometro di Ponte del Gobbo rilevò un’altezza dell’acqua di 3,10 metri, equiparabili a una portata di circa 550 metri cubi al secondo (nel 1999 l’altezza era stata di 3,5 metri per una portata di circa 650 metri cubi al secondo). A peggiorare le cose, il fatto che l’evento si verificasse a poca distanza da un altro momento critico, quello del 29 e del 30 agosto, durante il quale il Sarca sfiorò gli argini. A patire i danni peggiori furono i residenti di via Fitta, che poi si costituirono in un comitato, che da allora è sempre rimasto in stretto contatto con l’amministrazione comunale.
Il nuovo incontro è stato chiesto dai residenti per avere informazioni sulla situazione, e più in concreto per chiedere che il Servizio bacini montani effettui anche nella loro zona un intervento di pulizia dell’alveo del fiume sul tipo di quello realizzato a valle della città. Il Comune, per il tramite dell’ing. Fusaro, chiederà alla Provincia che sia svolto questo intervento, oltre che una serie di informazioni sull’esito dello studio idrografico ancora in corso, come volontà dei residenti. Verso la fine di agosto sarà organizzato un nuovo incontro, al quale sarà invitato, con un suo referente, anche il Servizio bacini montani.