La guerra in Medio Oriente vista con gli occhi dei giovani
Cosa sta succedendo in Medio Oriente? Perché ultimamente sentiamo spesso parlare di Palestina? Quante sono le guerre in atto proprio in questo momento fuori dall’Europa? Ma soprattutto, perché tutti questi conflitti si stanno svolgendo proprio in quei luoghi, che a noi sembrano così lontani, ma che in realtà sono così vicini; abbiamo il dovere di informarci come esseri umani. Si parla di Pakistan, Iraq, Siria, Palestina e Israele; c’è almeno un paese che gode della pace? Tutti questi conflitti sono causati principalmente dall’enorme risorsa proveniente da quei territori: il petrolio. Sia le potenze esterne che quelle esterne se lo contendono e oltre a essere senza dubbio un disastro per gli abitanti, è anche fonte di un aumento del fenomeno del terrorismo, problematica che ci colpisce direttamente nello stomaco. Al centro delle discussioni su tutti i social in questi giorni è il conflitto israelo-palestinese. I ragazzi della 3C Scientifico del Liceo Andrea Maffei si sono informati al riguardo e voglio condividere ciò che hanno appreso. Dopo la seconda Guerra Mondiale, molti Ebrei erano dovuti scappare dall’Europa e la maggior parte di loro trovò rifugio in Palestina. Con il crescere dell’antisemitismo, nacque il movimento del Sionismo che credeva che gli Ebrei dovessero avere un proprio stato; quindi la Gran Bretagna decise di affidare il territorio palestinese agli Ebrei provenienti dall’Europa senza il consenso. Inizialmente, non si erano creati troppi problemi, ma con lo svilupparsi del Sionismo alla Palestina rimaneva poco più di nulla. Un post informativo che abbiamo trovato su Instagram spiega la situazione della Palestina con questo concetto: immagina che qualcuno abbia perso la sua casa e ti chieda di ospitarlo finché non troverà un posto migliore. Bene, ora immagina che dopo poco tempo inviti a casa tua i suoi amici, la sua famiglia e sempre più persone. Ora ti costringono a stare in una sola stanza per lasciare spazio ad ancora altre persone e devi avere il loro permesso per uscire da questa stanza. A volte te lo concederanno, ma più volte ti diranno di no. E se oserai chiedere indietro la tua stessa casa ti insulteranno e ti picchieranno. Stanno avvenendo massacri su massacri e sui social ci sono molte associazioni per fare donazioni per fermare questo orrore.
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A. Maffei” – Giorgia Zanoni)