Pandemia e DAD, cambia il rapporto genitori – studenti
Questa pandemia, oltre a tutte le cose negative, ha portato anche qualcosa di positivo come il dialogo tra i giovani, obbligati a stare in casa, e i loro genitori con i quali, giocoforza, devono passare più tempo. Una testimonianza in tal senso ci arriva da Simone, della 3ª Scientifico del Liceo “Maffei” di Riva del Garda: “Normalmente trascorrevo molto tempo fuori casa e quindi i miei genitori li vedevo poco. Ora che devo stare obbligatoriamente tra le quattro mura domestiche passo molto più tempo con mamma e papà, parliamo di più e assieme a loro risolvo i miei problemi che solitamente affrontavo da solo”.
Sofia è della stessa classe del Liceo e in questo ultimo periodo ammette di sentirsi molto maturata: “Fino ad un paio di mesi fa non riuscivo a mantenere un discorso con i miei genitori, ma ultimamente il rapporto con loro è migliorato e ora ci parlo quotidianamente. Da un anno a questa parte sono molto impegnati con il loro lavoro e questo mi ha permesso di avere anche dei momenti soltanto per me”.
Per Emanuele lo stare a casa per lungo tempo ha contribuito a rafforzare il rapporto e suoi più stretti familiari: “Grazie a questi lunghi periodi di isolamento sono riuscito a conoscerli meglio e ad imparare molte cose da loro. Per fare un esempio, ho costruito assieme a papà una scrivania che mi permettesse di fare comodamente le videolezioni e, proprio ieri, ho iniziato assieme a mio fratello ad allestire un acquario che posizioneremo nella nostra stanza”.
Per finire la testimonianza di Attilio: “Purtroppo nel mio caso non sono riuscito ad aumentare il dialogo con mia mamma poiché è molto impegnata con il suo lavoro e quindi, anche durante questo periodo di “chiusura”, non troviamo momenti di dialogo, anche se il rapporto con lei è molto buono. In compenso, però, ho dialogato di più on-line con amici anche lontani, rafforzando l’amicizia e la loro conoscenza”.
(Alternanza scuola – lavoro Liceo “A. Maffei” – Liam Dematté)