L’APT Garda Trentino punta sull’outdoor e investe nel futuro
Anche durante un periodo anomalo come quello che stiamo vivendo da un anno a questa parte, la propensione sportiva rimane la caratteristica peculiare dell’ospite nell’Alto Garda, come confermato dall’ultimo sondaggio di Garda Trentino S.p.A. allo scopo di intercettare come i visitatori percepiscano la destinazione.
La valorizzazione territoriale e lo svolgimento dell’attività outdoor in totale sicurezza sono priorità che sin dal 2009 hanno reso possibile il progetto Outdoor Park Garda Trentino (OPGT), finalizzato ad una frequentazione responsabile e sostenibile della destinazione. La sinergia tra i diversi attori del territorio – tra cui Garda Trentino S.p.A., PAT, SOVA, sezioni SAT locali, Comunità di Valle e le amministrazioni comunali del Garda Trentino – fa leva su obiettivi comuni che puntano alla pianificazione strategica, alla valorizzazione e alla manutenzione regolare e continuativa delle infrastrutture sportive della zona dell’Alto Garda.
In particolare, il prezioso contributo di SOVA (Servizio per il Sostegno Occupazionale e la Valorizzazione Ambientale) non solo garantisce puntuali interventi di manutenzione sul territorio, ma rende possibili periodicamente allestimenti di nuovi percorsi bike, trekking e accessi alle falesie.
Sul territorio dell’Alto Garda opera una squadra di sei persone, grazie alla quota che i comuni e la Comunità di Valle annualmente investono, sotto la regia dell’APT. Il SOVA ha quindi un’importante funzione sociale in quanto modello di inclusione e di investimento sulle risorse umane, garantendo l’occupazione a soggetti disoccupati o prossimi alla pensione in possesso dei giusti requisiti.
In attesa della riapertura tra le regioni e dell’inizio della bella stagione, all’interno del progetto OPGT il SOVA inizierà i propri interventi con la messa a punto del nuovo percorso trekking/escursionistico sul Monte Corno, anello che parte da Nago snodandosi tra il Monte Corno, Predabusa e lo Stützpunkt Perlone – i capisaldi della prima linea austro-ungarica della Grande Guerra – itinerario che va ad aggiungersi alla variegata offerta escursionistica del territorio.
L’obiettivo sul Monte Corno è quello di realizzare un percorso guidato attraverso illustrazioni e documentazioni storiche che aiutino i turisti e i residenti a comprendere la valenza storica della zona, già oggetto negli anni scorsi dell’impegno degli Schützen di Arco, i quali su base volontaria avevano iniziato a recuperare alcune aree, liberando e ripulendo le trincee.
L’OPGT prevede poi nei prossimi mesi ulteriori iniziative per preparare il territorio ad accogliere nel migliore dei modi i turisti sportivi: la posa di 12 toilette ai piedi di diverse falesie e in punti strategici del territorio e interventi di disgaggio sulla ferrata Rio Sallagoni (ubicata all’interno del canyon di Drena) per mitigarne i rischi.