Anche gli olivi di Arco e Riva del Garda nel distretto biologico
L’olivicoltura dell’alto Garda si è candidata a diventare parte integrante del futuro distretto biologico che la Provincia ha intenzione di attivare a breve. L’assicurazione è stata data ai referenti locali dall’assessora all’agricoltura Giulia Zanotelli, che di fronte alle specifiche richieste del vicesindaco di Arco, Roberto Zampiccoli, e del consigliere comunale rivano Franco Gatti, incaricato di occuparsi delle tematiche agricole, ha congelato qualsiasi forma di progettualità in attesa che la giunta provinciale elabori una nuova proposta di Legge. Tale procedura, com’è noto, ha subito un’improvvisa accelerazione dopo la presentazione di oltre 12mila firme a sostegno di un referendum propositivo per l’istituzione di un biodistretto in Trentino. E così nel giro di qualche settimana si arriverà alla redazione di un testo onnicomprensivo, all’interno del quale, così almeno è stato assicurato, dovrebbe trovare ampio spazio l’olivicoltura gardesana.
Secondo quanto illustrato dal vicesindaco Zampiccoli anche nel corso della recente seduta del consiglio comunale, l’istituzione del distretto biologico sarebbe una straordinaria occasione di rilancio del prodotto locale: in più non andrebbe a modificare di una virgola le attuale procedure produttive, visto che la maggior parte di coloro che si occupano di olivi lo fa senza che questa attività sia da considerarsi economica a tutti gli effetti. Infatti ad esclusione dei pochi trasformatori sul territorio, ovvero quanti gestiscono frantoi, nessuno nell’alto Garda svolge la professione di olivicoltore: una specificità che, dal punto di vista delle caratteristiche proprie dell’agricoltura biologica, diventa sostanziale, visto che chi si occupa dei suoi olivi non interviene sulle piante se non utilizzando i più tradizionali sistemi naturali. L’eventuale passaggio dunque a distretto biologico non cambierebbe le abitudini di chi lavora nei campi, ma garantirebbe al prodotto finito una ulteriore certificazione di qualità. E poiché sull’oleoturismo Arco e Riva del Garda hanno intenzione di puntare nell’immediato futuro, tale qualifica consentirebbe di impostare una nuova e più efficace campagna promozionale.