Gara d’appalto per la raccolta dei rifiuti. Alto Garda poco virtuoso nella differenziata

Stagista23/12/20203min
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C’è un’attesa che coinvolge cittadini e amministratori, quella che riguarda l’appalto per gestire i rifiuti dell’Alto Garda e Ledro, il cui bando in cui presentare le proprie offerte scade il giorno 12 febbraio; seguirà la prima seduta di gara dove sarà scelta la proposta economicamente più vantaggiosa. I soldi in gioco sono tanti (l’importo a base di gara è di 50 milioni di euro) e il procedimento riguarda una procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione dei rifiuti (domestici e speciali assimilati) e dei servizi accessori pertinenti l’ambito territoriale della Comunità Alto Garda e Ledro a ridotto impatto ambientale. L’affidamento avrà una durata di quattro anni, con importo d’asta di quasi 24 milioni di euro più Iva, con possibilità di rinnovo per un triennio e facoltà di estensione di sei mesi. Il cambiamento d’altra parte dovrà aspettare l’arrivo del 2022.
Le novità principali sono l’estensione del porta a porta per carta, vetro, multimateriale leggero ed organico nei comuni di Arco, Riva, Tenno e Dro; raccolta stradale invece per Drena, Nago, Torbole e Ledro, con possibilità di includere un tipo di raccolta misto rispettando pur sempre i parametri fissati nel contratto. Il commissario della Comunità Alto Garda e Ledro Gianni Morandi annuncia che questo appalto impegnativo, che ha coinvolto diverse professionalità, è stato finalmente pubblicato. Si sa che purtroppo l’Alto Garda e Ledro non sia particolarmente virtuoso in tema di raccolta differenziata: la produzione di rifiuti negli ultimi cinque anni è aumentata di mille tonnellate l’anno, lasciando comunque la percentuale della differenziata a quote basse. La convinzione che la colpa fosse dei turisti è stata smentita proprio quest’anno dai chiari dati che ci sono stati forniti: con un calo del 22,5% di rifiuti confrontando il primo quadrimestre 2019 (10.440 tonnellate) con il primo quadrimestre 2020 (8.000 tonnellate), nel bimestre marzo-aprile di pieno lockdown si è registrato un calo del 40% della differenziata contro il 28% del totale della raccolta indifferenziata; ad aprile 2020 a Riva del Garda la percentuale differenziata è arrivata al 46,6%, mentre molto meglio ad Arco dove nello stesso periodo è stato differenziato ben il 78% dell’immondizia. Purtroppo però Riva non è da sola: nel 2019 la percentuale totale di differenziata è stata di 61%, a Nago Torbole è al 62%, Tenno al 59,9% , Dro al 61,5%, e in fondo alla lista Ledro con il 57,5%. Tra i comuni messi meglio, Arco (73%) e Drena (73,85%). Spezzando una lancia a favore dei cittadini, Morandi dice che nelle famiglie contagiate non si poteva fare altro che l’indifferenziata, ma ciò non distoglie lo sguardo dal dover lavorare per dare più forza a chi gestisce la raccolta, dall’essere più severi e dall’attivarsi sul fronte del controllo (telecamere di sorveglianza e collaborazione della Polizia locale).
(Alternanza scuola-lavoro Liceo “A.Maffei”- Alessia De Masi)

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