Rstrutturazione Palazzo Riccamboni a Riva, via al cantiere con… polemiche
Quel palazzo lì, in pieno centro a riva del Garda, nella trafficatissima via Florida giace com’è da un ventennio. Ci hanno provato Claudio Molinari prima, Adalberto Mosaner poi e oggi, il sindaco Cristina Santi a ridare lustro ad un edificio che sembra crollare da un momento all’altro, riparo per piccioni e altro al suo interno. Accade che la Fondazione proprietaria dell’edificio abbia chiesto di metterci mano, ma accade che il tempo richiesto per i lavori non vada d’accordo con l’amministrazione comunale, la quale per mano di Santi oggi ha chiesto che i giorni in cui il cantiere operi siano ridotti rispetto alle richieste. Insomma, Diego Uber, commercialista ed uno degli eredi Riccamboni ha inoltrato domanda per un cantiere che prevede otto mesi d’occupazione del suolo pubblico. Dallo scorso 5 ottobre al 31 maggio 2021. Suolo, chiaramente necessario a posizionare la gru e far sostare i mezzi pesanti come i camion necessari ai lavori di carico/scarico materiali inerti e altro. Tempi che il Comune ha, secondo la Fondazione, dimezzato. Ossia autorizza purché (e siamo già a novembre) non si lavori nei due giorni settimanali di mercato o, meglio, non si passi con nessun mezzo pesante, poi invece che fissare il termine dei lavori al 31 maggio chiede il termine al 25 marzo 2021, la sospensione nei giorni festivi di tutto il cantiere, idem per il periodo dal 24 dicembre al 7 gennaio (Natale) e dal 2 al 6 aprile (Pasqua). Considerando che sono serviti quasi due mesi per l’autorizzazione, più o meno sessanta giorni dice Uber, i tempi si sono in pratica dimezzati e così in questo modo sarà impossibile rispettare la concessione lavori per il restauro conservativo. Restauro che, è altrettanto bene ricordare dovrà avvenire sotto la supervisione della Soprintendenza dei beni Artistici e Architettonici.
In risposta alla protesta della proprietà arriva la nota del Comune.
“Riguardo alla installazione del cantiere per il recupero di palazzo Riccamboni – scrive il Comune – la situazione è molto semplice: questa Amministrazione ha fatto quanto possibile per favorire il più celere inizio dei lavori, l’autorizzazione infatti porta la data del 30 ottobre, ma naturalmente ha dovuto necessariamente dare delle prescrizioni: la prima è che il cantiere con la gru deve essere rimosso entro Pasqua, in modo del tutto coerente con quanto si fa a Riva del Garda da anni; si noti che dopo il 25 marzo sarà possibile lasciare il ponteggio (adeguatamente camuffato, trovandosi nel centro storico di una bellissima città turistica) e proseguire tutti i lavori interni, che sono ampiamente i più corposi. L’altra prescrizione, anch’essa necessaria, è che in via Florida sia lasciato un passaggio largo almeno 4,3 metri, necessario al passaggio dei furgoni, compresi quelli della raccolta dei rifiuti. La Giunta ha sentito la proprietà di palazzo Riccamboni per ricordare quanto concordato solo pochi giorni fa”.