Legambiente sul Garda: i risultati

Non sono risultate positive le analisi fatte da Legambiente sulle acque del Lago di Garda nel periodo compreso tra il 13 ed il 17 luglio. Lungo tutto lo specchio lacustre sono stati individuati 19 punti d’analisi, undici sul versante LOMBARDO, sei su quello veneto e due nel Garda trentino. I risultati hanno evidenziato molti punti inquinati o fortemente inquinati, più precisamente otto punti nelle acque lombarde e cinque in quelle venete. I rilievi sono più incoraggianti per quel che riguardo le acque trentine dal momento le analisi effettuate presso la foce del Sarca e allo sfocio dei torrenti Albola e Varone hanno trovato tutto nella norma, così come l’anno scorso. L’inquinamento riscontrato nelle acque meridionali del lago secondo la stessa Legambiente è dovuto a strutture datate che riversano nel lago scarichi fognari non correttamente depurati. La Goletta di Legambiente non si è limitata a cercare inquinanti microbiologici ma ha cercato di individuare la presenza di microplastiche, ossia di particelle di plastica inferiori ai cinque millimetri. Da questo tipo di analisi risulta che in tutto il lago v’è una presenza media di 25 mila particelle per chilometro quadrato, con questo dato che si riduce nella parte più larga del lago ed aumenta invece in quella più stretta, che corrisponde essenzialmente alle acque trentine, dove si toccano picchi di oltre 50 mila particelle.