STA PER AVERE INIZIO LA BONIFICA DELLA DISCARICA ALLA MAZA

Lì, dove per almeno un ventennio senza criterio sono stati portati i rifiuti prodotti dai residenti in Busa e anche dai suoi ospiti, c’è un milione di metri cubi d’immondizia depositata come meglio si poteva. Negli anni Cinquanta e Sessanta, infatti, bastava portarli alla discarica incontrollata della Maza e scaricarli alla “bell’e meglio” senza particolari precauzioni. Il percolato finiva poi nelle falde con le conseguenze facilmente immaginabili e messe in luce più volte pubblicamente. Ebbene, ora tutto questo sarà sistemato passando al setaccio rimuovendo quanto nel lotto 1, zona non impermeabilizzata e dove si sono verificate, infatti, le infiltrazioni. A fine agosto la firma sul contratto e poi la ditta consorzio d’imprese formata da Progetto Geoambiente, General smontaggi, Fratelli Gentile con un’aggiudicazione per poco meno di 15 milioni di euro partirà con la bonifica del lotto 1, il più antico che si trova alla Maza. Bonifica che servirà alla circonvallazione di Nago, ossia il costruendo tunnel Loppio-Busa in corso di costruzione e che sbucherà proprio dove insiste il lotto 1 della discarica. Un milione di metri cubi d’immondizia che, una volta setacciati resteranno lì, dunque nessun traffico pesante per portare altrove i rifiuti bonificati, bensì il loro successivo smaltimento nella parte nuova della discarica. Lo ha spiegato il dirigente della provincia Mauro Groff: “a fine mese ci sarà la firma sul contratto che permetterà di dare il via ai lavori, con tutta la lavorazione che sarà eseguita all’interno della discarica. È già stato portato a termine il lavoro di preparazione che è consistito nel disboscamento della vegetazione del lotto 1, lo spostamento dei sottoservizi per procedere poi alla selezione dei rifiuti depositati. Ferro, alluminio, plastica e materiali inerti saranno tolti mentre il materiale più “fine” servirà a sagomare la collina.” I materiali come elettrodomestici, pneumatici o altro saranno conferiti nei centri raccolta, quello più fine setacciato e pressato per il conferimento nella parte nuova della discarica. Insomma, un lavoro certosino dovuto al fatto che una volta bastava buttare tutto lì e via. Mezzo secolo di percolato, dunque, sta per finire visto che dai rilievi effettuati la discarica è in esaurimento, gli indicatori dicono che va bene, i sondaggi effettuati anche e allora via alla “seconda vita” della discarica, ops, ex discarica della Maza. Almeno per il lotto 1.