LO SCONCERTO DI FA-RETE: “NON SMANTELLATE GLI AIUTI AL MONDO POVERO”

Preoccupazione e proposte: è quanto la Rete trentina delle organizzazioni di cooperazione internazionale ha voluto rappresentare stamane alla Provincia Autonoma, in un incontro con i membri dell’assemblea legislativa, coordinato dal presidente Walter Kaswalder.
FaRete – che all’esterno di palazzo della Regione ha allestito un folto presidio – è composta da 53 soggetti si è presentata con il suo presidente Pierino Martinelli e con alcuni membri del direttivo. Il sistema trentino dei progetti umanitari è stato presentato come un’eccellenza della nostra terra, una realtà – ha detto Martinelli – che dovrebbe essere sostenuta dalla stessa Trentino Sviluppo spa. A fronte della volontà del governo provinciale di andare a sopprimere la quota fissa di bilancio Pat (0,25%) destinata agli aiuti internazionali, FaRete chiede gradualità e dialogo, proponendo un tavolo di concertazione . Con l’amarezza di avere intanto perso i finanziamenti 2019, una situazione davvero disperante.
Anche Carlo Bridi di Acav ha detto che serve un confronto strutturato con le istituzioni: ben vengano tutte le verifiche sui progetti in campo – ha detto – ma non lo smantellamento dell’impegno che il Trentino pone da anni per arginare la piaga della povertà e della fame nel mondo (che tocca oggi 820 milioni di persone).
Silvia Zangrando di Amici Trentini ha voluto sottolineare che fare cooperazione internazionale significa inscindibilmente rafforzare la coesione sociale interna della nostra terra e sviluppare comunità tra i volontari, con tanti anziani impegnati assieme su questo fronte.
Jabe Daka Zebenay (Amici dell’Etiopia onlus) ha detto di avere conosciuto e amato un Trentino dal dna generoso, che ha mostrato al mondo la propria operosità e l’altruismo, un modello da cui ora si recede.
Luisa Casonato (Mlal Trentino onlus) ha specificato che lo 0,25% del bilancio Pat non è un privilegio di questo settore, è solo un tetto minimo fissato per non dimenticarsi della solidarietà internazionale, peraltro a fronte di una raccomandazione dell’Onu che parla di ben altro, ossia dello 0,7% del Pil.
All’incontro hanno partecipato anche Luca Zeni (Pd) e Alessio Manica (Pd), poi anche Devid Moranduzzo (Lega), Paolo Ghezzi (Futura) e Ivano Job (Lega). Il presidente Kaswalder ha sottolineato come nota positiva che il dialogo delle associazioni con l’assessore competente, Achille Spinelli, è già in atto.