APERTA LA CACCIA AI CINGHIALI SUL BALDO VERONESE

Si parla di circa 400 capi da abbattere all’anno sul Baldo veronese, e ben trecento da parte dei cacciatori. Questo il “via libera” alla caccia dell’ungulato che, alla continua ricerca di cibo scava nel terreno lasciando tracce e danni ai territori in cui scorrazza libero. L’ok l’ha dato l’Ispra, l’Istituto superiore per la ricerca ambientale della Provincia di Verona. Questo perché, alla luce del censimento effettuato, sono oltre mille i capi presenti sul Baldo veronese, esemplari che hanno già iniziato ad affacciarsi anche sul versante trentino del Monte Baldo. Notevoli i danni che il cinghiale causa alle zone agricole, elevato il pericolo che esemplari possono causare anche al traffico veicolare in caso di attraversamento di strade, non senza trascurare quelli che i branchi possono apportare alla biodiversità dell’ambiente che il Baldo rappresenta. Per l’Ispra la caccia di selezione va permessa dal 31 gennaio fino a primavera, quello con la tecnica della “girata” (poco conosciuta ancora in Italia, si effettua in base alla tipologia del territorio e del cane utilizzato per la cacciata della preda) dal 1° novembre al 31 gennaio.