Vallo tomo del Brione, reperti storici fermano l’avvio dei lavori

In seguito ad una altro sopralluogo della Soprintendenza ai beni culturali, si è deciso di bloccare l’inizio dei lavori per il vallo tomo del monte Brione poiché sono state trovate tracce risalenti alla prima guerra mondiale. Già da tempo WWF, Italia Nostra e altre associazioni che hanno a cuore la difesa del territorio si stanno sforzando di impedire l’avvio dei lavori che porteranno alla realizzazione del vallo, la cui costruzione è stata detta indispensabile, da parte degli esperti che hanno analizzato la parete della montagna, per tutelare la sicurezza dei cittadini residenti nella zona. Ma in seguito al rinvenimento di reperti storici in loco, sarà necessario trovare un compromesso che possa andare incontro all’esigenza di tutti: «I nostri tecnici stanno studiando il progetto – ha commentato l’assessore Stefano Miori – e stanno verificando le soluzioni meno onerose per poter salvare capra e cavoli. Va detto che la legge Gasparri, nella sua genericità, non distingue tra un forte e una trincea, assegnando ad entrambi il medesimo interesse e la medesima importanza. La nostra priorità – ha tenuto a precisare – è comunque quella di mettere in sicurezza la zona. Se si certificherà che le vestigia emerse sono significative e storicamente importanti, proveremo ad attuare quelle modifiche che permettano di conservarne traccia. Certo è però che senza il vallo tomo a protezione, si tratterebbe di testimonianze impossibili da visitare, visto che il transito là sotto sarebbe vietato».
L’intervento della Soprintendenza viene visto però come un modo per gli ambientalisti contrari al progetto di bloccare ancora una volta i lavori, infatti è improbabile che quella zona possa diventare storicamente importante, è lo stesso Miori a dirlo: «Il sogno di riuscire a realizzare una sorta di percorso storico lungo le trincee della prima guerra non è concretizzabile: dalle nostre parti il territorio è stato fortemente antropizzato ed oggi quella linea scorre sotto vigneti, strade e abitazioni private. Un suo sfruttamento dal punto di vista turistico è altamente improbabile». La decisione finale, per quanto riguarda il vallo, verrà presa dalla Provincia e bisognerà attendere ancora qualche tempo.