A Pratosaiano la seconda prova del Tour de Pance: tanta fatica, ma la vittoria arriva con i dadi

Per vincere il Tour de pance ci vuole il classico “culo”, quello che si appoggia alla sella della bici e sopratutto quello che serve a ribaltare verdetti o pronostici con le diavolerie escogitate dall’organizzazione. Siano esse lancio di dadi, a carte, con rebus, ma la sola forza da queste parti non basta.
Così anche in occasione della festa di Sant’Isidoro di Pratosaiano ad Arco il Tour ha dato spettacolo con un duathlon inedito tra le vigne e la Sarca con tre chilometri di corsa e altri sette in mountain bike. I concorrenti sono arrivati alquanto stremati a causa dell’allenamento sommario, ma l’ottima l’organizzazione del Comitato ha fatto sì che nessuno si perdesse disseminando moltissimi segnali tra il labirinto di vigneti, anche se qualcuno è riuscito a perdere lo stesso la bussola.
Si sono visti i soliti “fuori soglia” imbarazzanti ma alla fine tutti sono arrivati al traguardo. Il primo a tagliarlo è stato “Taeng mo” Valduga il quale, tirando poi il dado della sorte, ha visto uscire il colore rosso che lo ha fermato al palo facendosi soffiare la tappa dal “Ciucciarodelle” Alessio Pederzolli il quale, strofinando l’ormai famosissimo fondoschiena del “Mago G”, ovvero quel Mirko Marchi dotato di una fortuna eccezionale, ora domina la classifica generale in quanto il suo dado ha fatto uscire il colore verde facendogli ottenere il bonus necessario per scavalcare tutti. Con conseguenti fischi e sfottò, ma sopratutto invidia dal resto della ciurma.
Per le altre gare tutti vorranno toccare con mano il fondello giallo del Mago. Basterà farlo o, anche stavolta, quest’ultimo li guarderà ancora dall’alto? La prossima tappa sarà un affare serio: il duello all’alba delle Marocche di Dro, con la levataccia diventata ormai un classico.