Le Regioni alpine fanno fronte comune sulla gestione dei grandi carnivori

Redazione30/01/20193min
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Le Regioni alpine, riunite oggi a Trento, concordano sulla necessità di disporre di strumenti idonei per la gestione dei grandi predatori, in particolare lupi e orsi, e sono disposte ad assumersi in prima persona le responsabilità delle azioni necessarie. Nel rispetto delle normativa europea e sull’esempio degli altri Stati dell’Unione che, interessati dalla presenza dei grandi carnivori, dispongono di piani di prelievo mirati, le Regioni alpine chiedono al Governo e, in particolare al ministero all’ambiente, l’approvazione di un piano di gestione adeguato ad una realtà che vede in espansione alcune specie, lupi in particolare. “Nessuno mette in dubbio – hanno sottolineato nel corso dell’incontro i rappresentanti istituzionali – il valore della biodiversità delle nostre montagne e dei nostri territori alpini, così come non ci permettiamo di contravvenire alle normative europee, che condividiamo. A fronte però di una densità di lupi ed orsi, tale da generare situazioni oggettive che fanno venir meno la sicurezza delle popolazioni e rappresentano una fonte costante di danno per le attività economiche, chiediamo di avere la possibilità di attivare azioni condivise di prevenzione, gestione e prelievo dei grandi carnivori. Va considerato che episodi ripetuti di predazioni, molti dei quali in prossimità di centri abitati ed aree turistiche, stanno minando la sostenibilità di aziende zootecniche che operano in ambiente montano”.
In apertura di seduta, l’assessore Zanotelli ha sottolineato ai colleghi come, in questo momento, il Trentino stia gestendo una partita complessa: “Non disponiamo degli strumenti necessari per gestire i grandi carnivori sia da un punto di vista faunistico ma sopratutto dal punto di vista della sicurezza dei cittadini e delle popolazioni locali”.
La posizione è stata condivisa dal presidente Fugatti.”L’obiettivo della riunione è di approvare un messaggio comune da inviare al ministero all’ambiente in linea con l’orientamento europeo. In Trentino abbiamo situazioni di oggettivo pericolo per la sicurezza pubblica. Più amministratori ci hanno segnalato la presenza di lupi nelle vicinanze dei centri abitati. Negli scorsi giorni c’è stata la presa di coscienza da parte del Comitato per l’ordine e la sicurezza della situazione locale con lupi che hanno predato pecore a meno di 100 metri dalle abitazioni”.

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