Hackeraggio e truffe e-commerce, l’attività di contrasto alla minaccia informatica

La nuova istituzione di un Nucleo Operativo di Sicurezza Cybernetica nell’ambito del Compartimento del Trentino Alto Adige, composto da persone altamente specializzate dell’ufficio di Trento e delle Sezione di Bolzano ha dato particolare impulso alle attività di prevenzione.
Con “Trentino Digitale”, Fondazione Bruno Kessler, Autostrada A22 e la Federazione Trentina della Cooperazione, che si sono aggiunte ad Informatica Alto Adige, sono stati messi a punto dei protocolli per prevenire attacchi di natura informatica. Il regime di convenzione rende di fatto condivisibile tutta una serie di informazioni relative alle minacce cyber presente sulla rete: nell’anno trascorso sono state 1300 le segnalazioni inoltrate agli enti convenzionati.
Con riferimento al financial cybercrime, le sempre più evolute tecniche di hackeraggio, attraverso l’utilizzo di malware inoculati mediante tecniche di phishing, ampliano a dismisura i soggetti attaccati, soprattutto nell’ambito dei rapporti commerciali. Infatti lo scopo delle organizzazioni criminali è quello di intromettersi nei rapporti commerciali tra aziende, attraverso le informazioni acquisite, dirottando asset finanziari verso conti correnti nella disponibilità dei malviventi. Presso la sede del Compartimento di Trento e della Sezione di Bolzano sono stati nove i casi denunciati nel corso del 2018. Solo in quattro casi le frodi sono state portate a termine causando danni economici per circa 300.000 euro.
La confermata competenza in capo alla Polizia Postale e delle Comunicazioni in materia di contrasto al fenomeno del terrorismo di matrice jihadista in rete, con particolare riferimento al monitoraggio del web, quale principale strumento di strategia mediatica del Daesh, ha consentito al personale della Polizia Postale di Trento, di dare l’avvio a importanti attività di prevenzione e collaborazione con le Digos locali con l’intento di profilare meglio le persone che sul territorio regionale hanno avuto comportamenti sospetti e danno segnali evidenti di radicalizzazione.
Il fenomeno delle truffe e-commerce presenta ancora un’importante crescita dovuta alla maggiore diffusione degli strumenti informatici ed alla scarsa conoscenza degli utilizzatori che intraprendono trattative commerciali sulla rete finendo vittime di raggiri. In Trentino Alto Adige sono state presentate presso gli uffici di Trento e Bolzano 348 querele con 103 persone denunciate. Di particolare rilievo in questo settore è stata una nuova forma di raggiro chiamata “pagare per vendere”. Dopo aver messo in vendita un bene su internet, l’ignaro venditore viene contattato dall’ingannevole acquirente che richiede di effettuare il pagamento del bene attraverso una movimentazione elettronica di denaro con carta bancomat o postamat. Il truffatore convince il venditore a recarsi presso uno sportello automatico per effettuare un’operazione di “ricarica” della propria carta. Il raggiro però sta proprio in questa ingannevole disponibilità in quanto l’operazione che il malfattore fa compiere al venditore non è di accredito ma bensì di addebito sulla propria carta a beneficio di una carta indicata dal criminale. Sono state ricevute 6 denunce nella provincia di Trento e 1 denuncia nella provincia di Bolzano che hanno comportato rispettivamente un danno di €. 7000 e di €. 2000. Su questa nuova tipologia di truffe si raccomanda di prestare la massima attenzione richiedendo dettagliate delucidazioni al proprio istituto di credito sulle esatte modalità di utilizzo della propria carta di debito.