Presentato il progetto “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti”

Redazione22/11/20183min
Biblioteca-Riva-del-Garda-32

Offrire ai musei e alle biblioteche la possibilità di entrare a far parte, con le proprie competenze e specificità, di quel lavoro corale che vede già altre istituzioni impegnate nel dare concretezza alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e quindi offrire pari opportunità di crescita e apprendimento ai bambini e agli adolescenti. È questo l’obiettivo del progetto “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti” nato dalla collaborazione tra Muse, Provincia autonoma di Trento e Unicef presentato oggi al Museo delle scienze di Trento nell’ambito delle attività previste per la Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La sperimentazione avviata al Muse vuole essere un modello da esportare in altre realtà museali e bibliotecarie locali e nazionali.
Musei e biblioteche con il loro operato affiancano i luoghi educativi per eccellenza come la scuola e la famiglia e accompagnano la crescita delle giovani generazioni, sostenendo la loro voglia di conoscenza e il bisogno di mettere a frutto le loro abilità e capacità. Possono quindi essere preziosi alleati delle istituzioni scolastiche e offrire contesti ideali per la formazione e l’apprendimento. Il progetto “Musei e Biblioteche Amici dei bambini e degli adolescenti”, come gli altri programmi dell’Unicef Italia, è stato elaborato sulla base dei quattro principi generali della Convenzione (non discriminazione, pieno sviluppo del bambino, superiore interesse nelle scelte che riguardano i bambini e gli adolescenti, ascolto e partecipazione).
Tutto ciò si è concretizzato in azioni come ad esempio un menù bambino attento alla sana alimentazione e allo spreco, il parcheggio riservato alle mamme e ai papà, tariffe agevolate per bambini e ragazzi, informazioni e comunicazioni ad hoc per i più piccoli e gli adolescenti, collaborazioni con le scuole e le altre realtà educative del territorio, allestimento dei Baby pit stop (area per l’allattamento e la cura del bambino). Dopo questa prima positiva esperienza l’obiettivo è ora quello di diffondere il progetto in altre realtà culturali, musei e biblioteche, a livello sia locale sia nazionale.