Arco, furto alla farmacia Bettinazzi: «Giovani, organizzati e si muovevano a quattro zampe»

Hanno agito in meno di cinque minuti, muovendosi silenziosamente a quattro zampe tra gli scaffali per non far scattare l’allarme volumetrico. Un furto studiato, rapido e inquietante, quello avvenuto all’alba di giovedì 4 dicembre alla farmacia Bettinazzi in via Bruno Galas. Un nuovo episodio che si inserisce nella lunga scia di furti e tentativi di effrazione che nelle ultime settimane sta preoccupando l’intera città. La farmacista Lorenza Tamanini, figlia dei titolari della farmacia, racconta emozionata la dinamica di quella notte. Una notte iniziata come tante, e che si è trasformata in un incubo.
«Sono entrati alle 4.55. Tre ragazzi, giovani, sapevano come muoversi»
«Il furto è avvenuto alle 4.55 – spiega Tamanini – Sono entrate tre persone, tre ragazzi presumo. Si muovevano in quadrupedia, dal primo all’ultimo metro della zona vendita. In questo modo l’allarme volumetrico non li avrebbe intercettati. Sapevano esattamente cosa fare».
Una strategia insolita ma terribilmente efficace: chinati a terra, i tre hanno attraversato la farmacia fino a raggiungere il retro della cassa. Lì hanno iniziato a rovistare in tutti i cassetti, alla ricerca esclusiva di denaro.
«Hanno lasciato un po’ di sana confusione da ladri – racconta con amarezza – perché quando cercano non si fanno tanti scrupoli».
La chiamata dell’allarme, l’arrivo del marito e l’intervento dei carabinieri
Alle 4.58, appena tre minuti dopo l’ingresso dei ladri, è scattato l’allarme collegato all’abitazione della farmacista.
«È andato mio marito a controllare – continua – Un minuto dopo ci hanno chiamati anche i carabinieri raccomandandoci di non entrare e di aspettare la pattuglia. Ma mio marito era già arrivato e aveva fatto un giro preliminare».
È stato proprio lui a notare il dettaglio fondamentale: un portacenere metallico utilizzato come leva per sollevare la serranda. Da lì i ladri si erano introdotti all’interno.
Quando stava per richiamare i carabinieri e la moglie, la pattuglia dei carabinieri è arrivata e gli agenti sono entrati nella farmacia per verificare che i malviventi non fossero ancora all’interno.
Le immagini delle telecamere: un’azione rapida e sorprendentemente “professionale”
Grazie alle telecamere di videosorveglianza, la ricostruzione dei movimenti è stata precisa. «Erano vestiti in modo casual, con cappucci e cappellini per non farsi riconoscere. Sapevano che li avrebbero ripresi. Erano camuffati come potevano, ma si vedeva che erano giovani: dalle movenze si capisce».
La titolare descrive un’azione quasi chirurgica: organizzati, coordinati, consapevoli dell’impianto di sicurezza, entrati e usciti in meno di cinque minuti.
«Si sono alzati in piedi soltanto quando sono partite le sirene dell’allarme», aggiunge.
Poi, senza panico, sono usciti dalla porta posteriore, quella che dà sul campo Pomerio, e si sono dileguati nel buio.
Il bottino: «Poco denaro, niente farmaci»
Il bilancio del furto, fortunatamente, è limitato.
«Cercavano solo soldi. Non sappiamo ancora esattamente quanto sia stato portato via, ma non è molto. Non hanno toccato medicine o altro».
Per la farmacia Bettinazzi è la prima volta in assoluto. Un episodio che lascia sgomenti, soprattutto per la modalità studiata e per la rapidità del colpo.
La riapertura e il lavoro della scientifica
La farmacia ha potuto riaprire solo verso le 10 del mattino.
«Sono intervenuti i carabinieri della sezione scientifica – spiega Tamanini – Ci hanno pregato di non toccare nulla fino al termine dei rilievi».
Una mattinata di attese, tra carabinieri, tracce da rilevare e clienti preoccupati che chiedevano cosa fosse accaduto.
Un furto che si aggiunge a una lunga scia: Arco chiede sicurezza
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio e preoccupante. Nelle ultime settimane Arco ha registrato furti in abitazione, tentativi di effrazione, colpi nelle frazioni e nella zona Oltresarca, segnalazioni continue sui social e nei gruppi di vicinato. La sensazione, ormai diffusa, è quella di una città vulnerabile, dove i ladri agiscono con crescente audacia e rapidità.
Il furto alla farmacia Bettinazzi però porta con sé un elemento nuovo e inquietante: una professionalità sorprendente, unita alla giovanissima età presunta dei responsabili.
La comunità si stringe, ma la preoccupazione rimane
Mentre le indagini dei carabinieri proseguono, Arco si interroga su come rispondere a questa ondata di criminalità. Intanto, in via Bruno Galas, la titolare della farmacia cerca di tornare alla normalità, pur con l’amarezza di una notte che difficilmente dimenticherà.
«Per fortuna non è successo nulla di peggio – conclude Lorenza Tamanini – Ma la sensazione di essere stati violati… quella sì, resta».
(n.f.)










