Dro, intitolazione del ciclodromo a Learco Matteotti: il Pd accusa la Giunta, la Ciclistica chiarisce

Redazione10/10/20254min
Learco Matteotti w

 

Torna al centro del dibattito politico a Dro la vicenda dell’intitolazione del ciclodromo di Oltra a Learco Matteotti, figura storica dello sport locale e primo presidente della Ciclistica Dro.
Il Partito Democratico di Dro e Drena, con una nota diffusa sui social, accusa la maggioranza comunale di aver di fatto bloccato un atto simbolico approvato all’unanimità ormai quattro anni fa.

Una mozione votata da tutti nel 2021
Nel 2021, infatti, il Consiglio comunale di Dro aveva approvato all’unanimità una mozione per dedicare l’impianto ciclistico di Oltra alla memoria di Matteotti, scomparso dopo una lunga vita spesa per la promozione del ciclismo e dello sport giovanile. Da allora, però, nulla si è mosso. E nell’ultimo Consiglio comunale la maggioranza ha deciso di astenersi su un nuovo documento — presentato e sostenuto da tutte le minoranze — che chiedeva di dare finalmente attuazione a quella decisione.

 

 

“Motivazioni mai chiarite”
Secondo quanto riportato dal Pd locale, la Giunta avrebbe giustificato la decisione sostenendo che “la Ciclistica Dro sarebbe contraria” all’intitolazione. Un’affermazione che i Dem mettono apertamente in dubbio: “Ma davvero la Ciclistica di Dro è contraria a intitolare il ciclodromo a Learco Matteotti? Ai consiglieri comunali non sono state fornite motivazioni, ma crediamo che la cittadinanza debba sapere” – si legge nel comunicato del Partito Democratico – “non comprendiamo perché un atto condiviso da tutto il Consiglio nel 2021 venga oggi bloccato senza spiegazioni.”

 

 

Il chiarimento della Ciclistica Dro
A fugare ogni dubbio interviene direttamente Geltrude Berlanda, presidente della Ciclistica Dro, che spiega a “La Busa” la posizione ufficiale della società sportiva:
“Quando il Comune ha deciso di intitolare il velodromo al compianto presidente Learco Matteotti non siamo stati interpellati. Ne abbiamo parlato in direttivo e confermiamo la nostra contrarietà per un semplice motivo: Learco è stato un grande presidente, ma la società sportiva è nata anche grazie a tante altre persone e per non offendere nessuno preferiamo che il velodromo rimanga anonimo.”
Berlanda precisa che la contrarietà non nasce da mancanza di riconoscenza verso Matteotti, ma da una scelta di equilibrio:
“Tante persone, nel corso degli anni, hanno collaborato alla nostra attività sportiva, mettendoci anima e cuore, e quindi non ci sembrava giusto dedicare l’impianto a una sola persona, seppur di grande valore. Ogni anno organizziamo molte gare e una di queste è dedicata proprio a Learco Matteotti, grazie alla collaborazione della sua famiglia, ed il suo spirito è sempre qui con noi. Con il suo altruismo, sarebbe contento del fatto che sono ancora molti a impegnarsi per portare avanti la società. Ma una targa che ricordi solo il suo nome – conclude – siamo certi che non piacerebbe neanche a lui.”

Un nome legato al ciclismo
Learco Matteotti è ricordato come una figura di riferimento per generazioni di appassionati e giovani ciclisti. Da primo presidente della Ciclistica Dro contribuì in modo determinante alla crescita del movimento sportivo locale, rendendo Dro un punto di riferimento nel panorama ciclistico trentino.
L’idea di dedicargli il ciclodromo di Oltra era nata proprio per riconoscere pubblicamente quel legame, ma la questione sembra oggi essersi arenata tra dubbi, interpretazioni e — come denuncia l’opposizione — mancanza di volontà politica.

Il dibattito resta aperto
Nel frattempo la discussione si è spostata anche sui social, dove molti cittadini esprimono sorpresa e disappunto per una decisione che, nel 2021, era sembrata condivisa e definitiva.