Arco, manutenzione straordinaria al Bosco Caproni: il selciato torna a nuova vita

Sono iniziati martedì 16 settembre i lavori di ripristino del sentiero del Bosco Caproni, un luogo simbolo della città di Arco che porta impressi i segni della memoria storica e del rapporto tra comunità e territorio.
L’intervento, reso noto dall’assessora all’ambiente Chiara Parisi, nasce dall’urgenza di mettere in sicurezza un tracciato compromesso dall’incuria e dalle forti piogge dell’autunno 2023, che avevano scavato solchi profondi fino a un metro e distrutto interi tratti di selciato.
Le parole dell’assessora Parisi
«Oggi, insieme al vicesindaco Marco Piantoni, abbiamo effettuato un sopralluogo al Bosco Caproni per verificare i lavori eseguiti dai ranger dell’Apt sulla sistemazione del selciato, in parte dilavato e compromesso dopo anni di incuria e le forti piogge dell’autunno 2023.
Questo è il primo intervento, mirato a coprire le profonde buche e a fissare nuovamente le pietre, così da evitare ulteriori danni e preparare il terreno a un più ampio restauro del selciato.
Le foto mostrano il confronto tra i tratti ancora da sistemare e quelli già completati, dove è stato steso del ghiaino stabilizzato che, con le prime piogge, si assesterà garantendo maggiore compattezza e durata.
Un lavoro accurato che permetterà di accedere in sicurezza alle falesie, alle cave e ai borghi di Troiana e Carobbi, restituendo valore a un percorso storico e naturalistico di grande interesse».
Un restauro in due fasi
La sistemazione procederà in due fasi.
Nella prima, già avviata, i ranger hanno provveduto a coprire le buche più pericolose, fissare le pietre e predisporre le canalette per il corretto deflusso delle acque.
La seconda fase, più onerosa, vedrà l’intervento di una ditta specializzata nella lavorazione della pietra, chiamata a ripristinare i tratti del selciato compromessi in maniera irreversibile. Per consentire lo svolgimento in sicurezza delle operazioni, il sentiero resterà chiuso per circa venti giorni.
Un patrimonio di memoria e di paesaggio
Il Bosco Caproni non è solo un percorso naturalistico, ma un autentico scrigno di memoria collettiva. Un tempo, quelle mulattiere e quei selciati consentivano ai nonni e bisnonni arcensi di raggiungere boschi e campi per raccogliere castagne, funghi, legna o fieno, trasformando un ambiente ostile in risorsa vitale per la sussistenza. I segni di quelle fatiche sopravvivono ancora nei muretti a secco e nelle strade lastricate, testimonianze di un’arte povera e tenace.
Il selciato porta impressi anche i segni dei “brozzi”, i trascinamenti con cui venivano portati a valle legna e fieno: impronte di un’economia montana che ha forgiato l’identità del territorio.
La scelta delle priorità
La manutenzione di questi sentieri storici, trascurata negli ultimi decenni, si scontra oggi con la difficoltà di reperire manodopera specializzata e con la necessità di stabilire priorità di intervento. Il Bosco Caproni, spiegano gli assessori Parisi e Piantoni, è stato inserito tra i percorsi da preservare «come testimonianza per le future generazioni».
«Riteniamo fondamentale – sottolineano – continuare a lavorare in rete per preservare il nostro territorio e il suo paesaggio, che rappresentano il nostro primo biglietto da visita e una memoria storica irrinunciabile. Desideriamo ringraziare tutti i soggetti coinvolti e, in particolare, i ranger per il prezioso contributo».
Gli altri cantieri in programma
L’amministrazione comunale guarda inoltre alla pianura: a fine ottobre prenderanno avvio i lavori di rifacimento del manto e del bordo strada in alcune aree, con la realizzazione di zone di laminazione per favorire l’assorbimento graduale delle acque in caso di eventi meteorici straordinari. Un intervento programmato appositamente dopo il periodo della raccolta delle castagne, per ridurre al minimo i disagi alla cittadinanza.
Il Bosco Caproni si conferma così non solo un patrimonio naturalistico e paesaggistico, ma anche un capitolo vivo della storia arcense. Il suo restauro restituisce valore a un cammino che unisce passato e futuro, memoria e tutela ambientale. (n.f.)