Tenno, il “Torneo del Balom” che unisce: Zio Spirito campione della 40ª edizione

Quaranta edizioni. Basta questo numero per raccontare la forza di una tradizione, la sua capacità di attraversare generazioni, di resistere al tempo e di rinnovarsi ogni anno. Il Torneo del Balom di Tenno ha raggiunto quest’anno un traguardo tondo e carico di significato: quarant’anni di sport, memoria e comunità.
A salire sul gradino più alto del podio in questa edizione speciale è stata la squadra di Zio Spirito, che si è laureata campione del 2025 tra gli applausi di un pubblico caloroso e partecipe. Ma se è vero che in campo ci sono vincitori e vinti, fuori dal rettangolo di gioco a vincere è sempre e comunque l’intera comunità di Tenno.
Il torneo, promosso e organizzato con passione dall’USD Tenno, è molto più di una semplice competizione calcistica: è un rito collettivo, un appuntamento atteso, un momento che richiama giovani e meno giovani, residenti e amici di ritorno, tutti uniti dal desiderio di condividere qualche sera d’estate all’insegna del gioco e del ricordo.
«Il Torneo del Balom è molto più di una competizione sportiva: è memoria viva, è Comunità, è passione condivisa», ha scritto la vicesindaco di Tenno, Ilaria Bagozzi, commentando la serata finale. «In ricordo di Luisa e Roberto, questo evento richiama spettatori di ogni età, atleti, amici e famiglie, diventando anno dopo anno un vero collante sociale, capace di unire generazioni sotto il segno dello sport e dello stare insieme».
Queste le squadre partecipanti: Zio Spirito, Auto Giordano, L’Ardita, Dale!, Vigili del Fuoco, Antica Croce e Alpini.
Nei due gironi di qualificazione hanno passato il turno per accedere alle semifinali L’Ardita, che ha superato per 4-3 Dale!, Cane, e Zio Spirito che ha battuto Auto Giordano per 3 a 1.
Nella finalissima Zio Spirito ha avuto la meglio su L’Ardita, conquistando così l’ambito trofeo. Questi i componenti della squadra vincitrice: Marco Guella, Antenore Calzolari, Roberto Mascher, Alessio Righi, Thomas e Mattia Lotti, Alessandro Maino, Ivan Fruner, Christian Miori, Guglielmo Lorefice, Christian Cosmaro, Giordano Perantoni, Marzio Fruner, Marco Martini e Federico Lorenzi.
E davvero il campo sportivo si è trasformato ancora una volta in una piazza, in un luogo di ritrovo dove si intrecciano voci, risate, cori e abbracci. Dove i bambini corrono a bordo campo, gli anziani raccontano le edizioni passate, i ragazzi tifano per gli amici in maglia da gioco. E dove gli Alpini, ancora una volta, si mettono al servizio della comunità con il loro instancabile supporto, contribuendo a rendere perfetta l’organizzazione della serata finale.
Fondamentale anche la presenza degli arbitri, che con la loro disponibilità e professionalità garantiscono la regolarità delle partite, confermando che anche nei tornei paesani il rispetto delle regole è parte del gioco.
«Un grazie sentito da parte dell’Amministrazione comunale – ma possiamo dirlo: da tutta la Comunità – alla USD Tenno e al Gruppo Alpini Tenno per l’impegno, la dedizione, la costanza e lo spirito di servizio che da sempre mettete in campo», ha aggiunto Bagozzi. «Il valore del volontariato si dimostra, ancora una volta, in tutto il suo splendore. E il modo migliore per dire “grazie” è esserci, sostenere, partecipare».
Eventi come il Torneo del Balom sono il cuore pulsante dei piccoli comuni: tengono viva l’identità, creano legami, favoriscono l’incontro. In un’epoca in cui tutto sembra correre troppo in fretta, il Balom è una sosta necessaria, un ritorno alle cose semplici e vere. Un campetto, una palla, un applauso: e la magia si ripete.