Oltrezengol di Nago: interpellanza di “Rinascita e Sviluppo” per tutelare falesie e specie protette

Nicola Filippi02/07/20254min
SegnalazionMonteBaldoNago_26012023 (1)-16


 

Un lembo di territorio affascinante e fragile al tempo stesso, amato dagli appassionati di arrampicata sportiva ma anche rifugio prezioso per specie faunistiche protette: è la località Oltrezengol, al centro dell’interpellanza presentata in questi giorni in Comune dal gruppo consiliare “Rinascita e Sviluppo per Nago-Torbole 2025”.

Con tono fermo ma costruttivo, i consiglieri Giovanni (Johnny) Perugini, Adriano Vivaldi, Giovanni (Beppe) Di Lucia e Donatella Mazzoldi sollecitano l’Amministrazione a fare chiarezza su quali azioni concrete intenda mettere in campo per regolamentare l’accesso alle falesie, salvaguardare l’ambiente e valutare l’istituzione di una zona di riserva naturale nella zona della falesia Catullo.

Una zona ricca di biodiversità (e di criticità)
Oltrezengol non è solo un paradiso per gli scalatori: secondo i rilievi condotti sul campo dalla LIPU, nell’area sono state rilevate almeno 15 coppie nidificanti di Rondone maggiore (Tachymarptis melba), specie particolarmente protetta a livello europeo. Accertata inoltre la probabile nidificazione di Falco lodolaio e Nibbio bruno, oltre alla presenza di vegetazione rara come le edere giganti.

Non mancano i segnali d’allarme: quattro giovani rondoni morti nel 2024, corde lasciate incustodite lungo le pareti rocciose, attività di arrampicata in periodi critici per la nidificazione. Il rischio di danni gravi alla fauna selvatica è concreto e documentato.

 

 

La politica locale è chiamata a rispondere
La richiesta di maggiore tutela ambientale non arriva solo dal consiglio comunale. Già nel luglio 2024, le associazioni WWF, SOS Altissimo di Nago e LIPU avevano sottoposto al sindaco Gianni Morandi, all’assessore Giovanni Vicentini e alla vicesindaca Sara Balduzzi una proposta dettagliata per limitare l’arrampicata durante il periodo riproduttivo (da maggio a settembre) e installare cartellonistica informativa.

Durante quell’incontro, il primo cittadino si era detto disponibile ad avviare un confronto per conciliare la pratica sportiva con la salvaguardia ambientale. Ma ora, a distanza di quasi un anno, i consiglieri di opposizione chiedono conto delle azioni intraprese: sono stati presi provvedimenti? Ci sono tempistiche certe per interventi concreti?

Domande puntuali agli assessori
L’interpellanza è indirizzata in particolare alla vicesindaca Balduzzi, competente in materia di promozione territoriale e qualità ambientale, e all’assessore Vicentini, che ha deleghe su parchi e percorsi naturalistici. Cinque i punti chiave su cui Rinascita e Sviluppo sollecita risposte:

È stata analizzata la proposta delle associazioni ambientaliste?

Si intende onorare gli impegni presi verbalmente nell’incontro del 17 luglio 2024?

C’è apertura verso un progetto di cartellonistica educativa?

Si valuta la possibilità di creare una vera e propria riserva naturale in loco?

Quali sono le tempistiche previste per eventuali interventi?

Non solo divieti, ma tutela condivisa
I promotori dell’interpellanza insistono su un punto fondamentale: non si tratta di criminalizzare l’arrampicata sportiva, ma di regolamentarla in modo intelligente, come già avvenuto in passato per altre attività sul lago di Garda, dal windsurf alla navigazione in aree sensibili come la Val Gola.

«Quello che chiediamo – spiegano i consiglieri – è un equilibrio rispettoso tra l’accessibilità dei luoghi e la responsabilità ambientale. Non possiamo più chiudere gli occhi davanti a quanto sta accadendo in aree così delicate. La protezione della biodiversità deve diventare parte integrante della visione turistica e culturale del nostro territorio».

Ora si attende la risposta scritta da parte degli amministratori. Oltrezengol è più di un paesaggio: è un ecosistema da proteggere, un patrimonio naturale e culturale che chiede attenzione, cura e, soprattutto, azioni concrete.