17 cani randagi catturati a Lagolo, tutti al canile in attesa di adozione

Negli ultimi mesi la zona di Lagolo, nel comune di Madruzzo, si è trovata ad affrontare una situazione sempre più delicata: la presenza di un consistente numero di cani randagi che iniziava a creare preoccupazione sia per la sicurezza stradale sia per la convivenza con la fauna selvatica, in particolare orsi e lupi, presenti in quest’area montana.
A fronte di un quadro monitorato dalla Stazione Forestale di Vezzano (Vallelaghi), si è reso necessario l’avvio di un intervento interdisciplinare, coinvolgendo vari enti e servizi pubblici per costruire un piano d’azione coordinato e risolutivo.
Nel mese di maggio, presso il Municipio di Calavino, si sono svolti due incontri operativi con i rappresentanti delle istituzioni coinvolte: la Stazione Forestale, con il maresciallo maggiore Maurizio Poli; il Servizio Veterinario, con la dottoressa Peterlana; il Comune di Madruzzo, rappresentato dal commissario e dalla segretaria dott.ssa Rizzi; il comandante dei Vigili del Fuoco di Lasino, Mirco Lageder; e i referenti della LAV (Lega Anti Vivisezione).
Dalle riunioni è emerso un programma concreto di intervento, attuato nelle scorse settimane sotto la direzione del maresciallo capo Roberto Monte del Servizio operativo forestale. Le prime catture si sono svolte a giugno, portando al recupero di 12 cani randagi. Una seconda, effettuata nella mattina di martedì 24 giugno, ha portato alla cattura di altri 5 esemplari. L’intervento si concluderà entro la fine di luglio, con la presa in carico degli ultimi animali, per lo più cuccioli, che verranno catturati dopo lo svezzamento.
Grazie alla convenzione in essere tra il Comune di Madruzzo e il canile di Rovereto in località Marco, tutti i cani catturati sono stati trasferiti nella struttura, a spese dell’amministrazione comunale, con il supporto parziale di un contributo provinciale.
L’obiettivo ora è favorire l’adozione degli animali. Considerato che molti dei cani recuperati sono cuccioli, si spera che questo possa rendere più semplice trovare loro una nuova casa e garantire una vita dignitosa lontano dai pericoli della strada e dei boschi.
L’intervento, frutto della collaborazione tra enti pubblici, forze di sicurezza e associazioni animaliste, rappresenta un esempio virtuoso di gestione territoriale e tutela sia dell’ambiente sia del benessere animale.