“Siamo i Vigili del Fuoco, ci serve un’offerta”: ma è una truffa. L’allarme dei volontari trentini

Si presentano al telefono come vigili del fuoco volontari, con voce gentile e tono rassicurante. Dicono di raccogliere fondi per sostenere le attività dei corpi dislocati sul territorio. Chiedono un’offerta, magari piccola, ma urgente. Ma è tutto falso.
A lanciare l’allarme è la Federazione dei Corpi Vigili del Fuoco Volontari della Provincia di Trento, che in queste ore ha diffuso un appello chiaro e accorato sui propri canali social: «Attenzione, è una truffa. Non stiamo raccogliendo fondi al telefono e non lo abbiamo mai fatto».
Secondo le segnalazioni, i malintenzionati stanno contattando in particolare anziani, fingendosi volontari dei vigili del fuoco e chiedendo soldi per “supportare i corpi locali”. Un raggiro che sfrutta la fiducia che i cittadini – giustamente – ripongono in uno dei corpi più stimati e radicati della comunità trentina.
«I nostri corpi sono presenti in modo capillare sul territorio – spiega la Federazione – e non promuovono alcun tipo di raccolta fondi telefonica. Invitiamo tutti a diffidare da chiunque si presenti con queste modalità e, in caso di dubbio, a contattare direttamente la caserma del proprio Comune o le forze dell’ordine».
Il rischio maggiore, come spesso accade, è per le persone sole o anziane, che possono cadere nella trappola per buona fede o per senso civico. Da qui l’appello non solo ai potenziali bersagli, ma anche ai familiari: «Parlatene con genitori e nonni, fate girare la voce, perché l’unico modo per fermare questi truffatori è informare più persone possibile».
Nel frattempo, la Federazione ha sporto denuncia e sta collaborando con le autorità competenti per individuare i responsabili. Intanto si chiede massima attenzione e prudenza, soprattutto nelle prossime settimane, in cui questi raggiri potrebbero intensificarsi.
Cosa fare in caso di sospetto:
• Non fornire dati personali né informazioni bancarie al telefono.
• Non accettare richieste di denaro, anche se minime.
• Contattare i veri vigili del fuoco locali o il numero 112 in caso di dubbio.
• Informare familiari e conoscenti, specialmente anziani.
Solidali sì, ma informati. Il volontariato trentino è un patrimonio di tutti, e nessun truffatore deve potersi permettere di sporcare questa fiducia.