APT Garda Trentino: nuove sfide su overtourism e vivibilità

L’Assemblea Ordinaria dei Soci di Garda Dolomiti Azienda per il Turismo S.p.A., tenutasi lunedì 12 maggio al Palacongressi di Riva del Garda, non è stata solo un momento di bilancio, ma un’occasione per tracciare con lucidità e determinazione le linee strategiche di un futuro turistico più consapevole, equilibrato e inclusivo.
Nel cuore di un territorio che negli ultimi anni ha conosciuto tanto il successo quanto le contraddizioni di un turismo in crescita esponenziale, il presidente Silvio Rigatti ha messo al centro della riflessione un concetto chiave: coinvolgimento. Un termine che rimanda a partecipazione, ascolto e condivisione – tutti elementi essenziali per affrontare temi urgenti come la mancanza di alloggi per residenti e l’eccesso di afflusso turistico nei picchi stagionali.
Nel 2024 Garda Dolomiti ha lavorato in sinergia con enti pubblici e privati, aprendo tavoli tematici, accogliendo nuove realtà come la Val di Gresta e dando voce anche ai giovani imprenditori con il progetto NextGEN. Eppure, ciò che emerge chiaramente è la necessità di andare oltre la promozione turistica e l’evento spettacolare, per affrontare questioni di fondo che toccano l’equilibrio sociale e ambientale del territorio.
Uno dei nodi più sentiti è quello della residenzialità messa a rischio: la crescente domanda di strutture ricettive e seconde case, unita al boom degli affitti brevi, ha compresso il mercato immobiliare e reso sempre più difficile per chi vive e lavora sul territorio trovare casa a prezzi accessibili. Il rischio, già visibile in alcune aree, è quello di un territorio a misura di turista, ma non più di cittadino.
Parallelamente, l’overtourism ha imposto la necessità di una gestione intelligente e sostenibile dei flussi, specie nei mesi estivi e nelle zone di maggiore richiamo come le spiagge gardesane, le vie ferrate e i percorsi escursionistici. A questo proposito, l’investimento sull’Outdoor Park Garda Trentino, con il lavoro puntuale dei Garda Rangers, la nuova segnaletica MTB e gli arredi outdoor, rappresenta un tentativo concreto di regolamentare l’accesso e preservare l’esperienza autentica del territorio.
La strategia futura ruota attorno al concetto di “Italian Outdoor”, una sintesi di lifestyle e attività all’aria aperta, con al centro un turismo più lento, consapevole, e meno impattante. In quest’ottica si inseriscono anche il progetto di certificazione GSTC, già ottenuto per la destinazione e per oltre 20 strutture, e le iniziative digitali come GAIA, GuestNet e HBenchmark, pensate per migliorare l’informazione e la distribuzione dei flussi.
Nel 2025 le prospettive includono nuovi eventi di qualità, il rilancio del trekking, un magazine dedicato ai residenti – segno della volontà di riallacciare il legame tra comunità e offerta turistica – e il rafforzamento della rete degli operatori con l’obiettivo di raggiungere 1.000 partner premium.
Sul piano economico, i numeri confermano una realtà solida: fatturato 2024 a 13,52 milioni di euro, oltre 6 milioni reinvestiti sul territorio, di cui 4,4 nel Garda Trentino. Una testimonianza concreta di come l’APT non sia solo promotrice di destinazione, ma anche motore di sviluppo locale.
Infine, l’assemblea ha rinnovato il Collegio Sindacale, confermando Paolo Giovanazzi alla presidenza e aprendo la strada a una nuova fase di governance, nella quale si è deliberata anche la possibilità di acquisto e vendita di azioni proprie, strumento utile per una gestione più dinamica dell’ente.
Il Garda Trentino, dunque, si trova oggi a un bivio decisivo: consolidare il proprio successo turistico guardando al futuro non solo in termini di numeri, ma soprattutto in termini di qualità della vita, per chi arriva e per chi resta. E la sfida, come emerso chiaramente dal confronto assembleare, sarà costruire una destinazione che sappia essere insieme attrattiva, sostenibile e abitabile.