La comunità di Arco piange Italo Santuliana, esempio di solidarietà

Nicola Filippi20/11/20244min
SANTULIANA ITALO FOTO

 

La comunità di Arco ha perso una “colonna” nel campo della solidarietà. Mercoledì 20 novembre è mancato Italo Santuliana, una vita nella Caritas di Arco. Aveva 85 anni. Se l’è portato via una malattia. “Non fiori, ma offerte da devolvere al Centro di Ascolto e Solidarietà della Caritas di Arco” scrive la famiglia sull’epigrafe. Lo piangono la moglie Maria, i figli Sisinio, Sandro, Luca e Paola con tutti i parenti e gli adorati dieci nipoti.
Il funerale è programmato per venerdì 22, alle 14.30, nella chiesa Collegiata di Arco. Il Santo Rosario invece sarà recitato giovedì 21, alle 20, nella chiesa parrocchiale di Varignano.
“Italo era una persona generosissima, era da sempre volontario nel settore dell’assistenza, all’inizio come “San Vincenzo”, poi nella Caritas – lo ricorda il professor Romano Turrini, coordinatore della Caritas di Arco – Per noi era un riferimento costante, come pure per tutte le persone che avevano bisogno. Non per niente il numero delle emergenze era il suo. Lui c’era sempre. H24, come si dice. Anche quando nell’ultima periodo era ricoverato in ospedale e stava male, teneva il suo cellulare sempre acceso. Doveva sapere, essere aggiornato sulla situazione. Lui curava l’assistenza di tutte le famiglie. Come Caritas portiamo aiuto a 120 famiglie ad Arco, e Italo le conosceva tutte”. I suoi modi di fare erano d’altri tempi. Elegante nei modi, sempre sorridente, entusiasta della vita e del bene che portava al prossimo. Aiutare il prossimo era la sua “missione”. “Di ogni singola famiglia sapeva tutto, conosceva i numeri di telefono a memoria, ci confrontavamo sempre con lui per capire il tipo di intervento, dal minimale come il pacco viveri a quelli più importanti, come pagare bollette e portare aiuto per impegni economici più gravi”, racconta ancora Turrini. “Sabato abbiamo fatto la raccolta alimentare e Italo ha telefonato, con un filo di voce, per sapere come era andata”.

 


 

Santuliana era anche “un riferimento per i Servizi Sociali della Comunità di valle – spiega ancora Turrini – aveva tantissime conoscenze, conosceva tutti. Tante persone hanno aiutato la Caritas di Arco perché conoscevano Italo. Lui era una persona affidabilissima, un riferimento per noi della Caritas, ma anche per gli altri. Succedeva anche in Comune. Quando andavo dal sindaco a presentare il rendiconto delle nostre attività, Italo mi accompagnava. Ogni voce di spesa era annotata, era puntuale nella descrizione delle uscite, nei settori diversi, altrimenti i soldi finivano in fretta”. “Era rigoroso”, puntualizza Maria Pia, la moglie di Turrini.
Se oggi la comunità piange la scomparsa di Santuliana, il professor Turrini ci porta a guardare lontano: “Italo ha saputo seminare bene – spiega – tanti dei suoi famigliari, dai figli ai nipoti, oggi sono parte integrante della Caritas. Ci aiutano in tutto e per tutto. In questi mesi i suoi nipoti sono stati riferimento per gestire le situazioni di emergenza, perché purtroppo le miserie vanno avanti. Siamo riusciti ad aiutare tutti, ad assolvere tutti i pagamenti”.
“La scomparsa di Italo è un dolore che ci colpisce tutti, è un vuoto immenso, una grave perdita, gravissima per tutta la comunità di Arco, perché la Caritas è una grande famiglia – racconta ancora il coordinatore arcense – ora cerchiamo di mantenere fede alla promessa. Andare avanti. Perché le persone che hanno bisogno sono tantissime. Lui è stato un esempio di solidarietà. Lui c’era sempre. A qualsiasi ora del giorno e della notte. Tante volte lo sgridavano. Ma lui diceva che se una persona ha bisogno, ha bisogno anche quando gli uffici sono chiusi”.

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